Le stazioni radio base degli impianti di telecomunicazione per telefonia mobile sono state dichiarate opere di urbanizzazione primaria. Per questo motivo le amministrazioni non potranno individuare a priori aree in cui vietarne l’installazione. Per preservare visivamente il contesto sono stati comunque formulati criteri di progettazione e indicazioni relative alla localizzazione.

E’ questa la principale novità del nuovo regolamento per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione per telefonia mobile del Comune di Modena, approvato ieri dal Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza e Forza Italia (ad eccezione di Achille Caropreso, che si è astenuto) e con l’astensione dell’opposizione.

Il regolamento amplia anche la disponibilità di siti per l’installazione degli impianti, purché il progetto sia sottoposto al parere della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio, e modifica l’articolo 24 che, per consentire l’installazione della stazioni radio base in attesa degli sviluppi urbanistici di un’area, prevede la possibilità di rilascio e successiva revoca dell’autorizzazione su richiesta dell’Amministrazione.
Le novità del regolamento sono state illustrate in Consiglio dall’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, che ha sottolineato come il documento “necessitava di alcuni aggiornamenti che tengano conto delle nuove norme nazionali e dell’esperienza maturata in materia”.

Tra le altre novità, si segnalano anche il recepimento di segnalazioni dei cittadini in merito alla richiesta di maggior diffusione dell’informazione del deposito di nuovi progetti, la completa e puntuale informazione al Comune circa gli impianti, la semplificazione delle procedure amministrative e il coinvolgimento delle Circoscrizioni per garantire la massima diffusione sulle informazioni relative al deposito di nuovi progetti. Orlando ha ricordato che a Modena sono presenti con le proprie reti tutti quattro i gestori di telefonia mobile (Tim, Vodafone, Wind e H3G) e che – ad oggi – l’Amministrazione Comunale di Modena ha dato autorizzazione a 186 stazioni radio base di telefonia mobile, 171 delle quali sono già state realizzate e messe in esercizio. 20 di queste sono costituite da microcelle, mentre le restanti sono costituite da installazioni su palo, torre faro o traliccio oppure sono ubicate sulla copertura di edifici esistenti: “L’impatto visivo delle installazioni è venuto via via riducendosi negli anni, grazie allo sviluppo di tecnologie che consentono di raggruppare in un unico corpo emittente diversi sistemi, permettendo quindi la riduzione del numero di antenne per ogni stazione – ha spiegato Orlando – Alla luce di ciò, ed attraverso interventi concertati con i gestori, è stata ottenuta la riduzione dell’impatto visivo di numerosi siti, con interventi che hanno comportato, ad esempio, la rimozione degli sbracci, realizzando così strutture più compatte e la riduzione del numero di antenne installate”.

L’assessore si è quindi soffermato sulle campagne di monitoraggio dei campi elettromagnetici che il Comune organizza dal 1999 con la collaborazione di Arpa: “Le campagne di monitoraggio vengono svolte in modo assistito, dal personale specializzato di Arpa, effettuando misure di breve durata (6 minuti) presso i ricettori prossimi agli impianti per telefonia mobile. Di recente, inoltre, si sta diffondendo l’uso di strumentazione automatica in continuo, che viene posizionata per alcuni giorni presso i ricettori. Tra il 200 e il 2004, anni in cui si è sviluppata la rete – ha proseguito Orlando – Arpa ha effettuato annualmente circa 150 misurazioni assistite, in altrettante differenti postazioni. Nel 2005, a fronte di una situazione pressoché stazionaria del numero di impianti, Arpa ha svolto, oltre a 21 misure assistite, 612 giorni di misurazioni in continuo in 19 postazioni. Nel 2006 sono state condotte fino ad ora 7 campagne di misure in continuo per oltre 300 giorni di monitoraggio. Nel caso le rilevazioni accertino il superamento del limite di legge – ha concluso l’assessore – vengono adottati da parte del Comune, nei confronti del responsabile, i provvedimenti per la riduzione a conformità delle emissioni ed il rientro nei limiti”.