Stamane, tecnici del comune in accordo con l’Arciprete maggiore del Domo, hanno svolto un controllo per individuare dove è avvenuto il distacco del frammento di pietra caduto nella notte tra sabato e domenica in via Lanfranco.

L’osservazione della torre campanaria, effettuata utilizzando un autocarro dotato di cestello il cui impiego era già previsto per interventi di impermeabilizzazione della zona vicina al primo cornicione della Ghirlandina, non ha consentito di accertare dove sia avvento il distacco. Il lavoro di indagine proseguira’ anche nel pomeriggio di oggi. Per questa ricerca, (che comunque potrebbe non consentire l’individuazione della zona del distacco, date le esigue dimensioni del frammento caduto) sarà utilizzato personale imbragato che si calerà dall’alto della torre.

Si tratta di un intervento già messo in calendario per lavori di controllo ed isolamento da infiltrazioni. Distacchi dai paramenti si sono già verificati in passato e sono solo la testimonianza della friabilità del materiale utilizzato per la costruzione del monumento nove secoli orsono: pietra di Vicenza, pietra d’Istria e bianco – rosa di Verona. Merita sottolineare che un paio di anni fa è stata effettuata una completa ispezione delle quattro facciate della Ghirlandina con battitura e rimozione del materiale friabile, operazione ripetuta anche due mesi orsono.

Stessa indagine è stata svolta lo scorso autunno su tutto il perimetro del Duomo. Questa precauzione si rese necessaria a seguito del distacco di un frammento di cornicione sulla porta maggiore. Le transenne che vietano il passaggio in via Lanfranco nel tratto tra la porta della Pescheria e la zona absidale anche dopo l’intervento del personale di controllo non verranno rimosse sino al completamento dei lavori di impermeabilizzazione della parte inferiore della torre civica.