Anche la Regione Emilia-Romagna, per quanto di competenza, dovrebbe intervenire per prevenire il ripetersi di episodi di distacco di materiali dal corpo del Duomo di Modena, inserito dall’Unesco tra i patrimoni dell’Umanità, e dalla Torre Ghirlandina.


Lo chiede il consigliere di Forza Italia Andrea Leoni, riferendosi al più recente di questi eventi verificatosi nella notte tra sabato 13 e domenica 14 maggio 2006, quando si sarebbe distaccato dalla struttura del Duomo un frammento sbriciolatosi candendo a terra.
Ricordando che il 29 maggio 2002 era stata firmata una convenzione tra il Comune di Modena, il Capitolo metropolitano del Duomo, la Soprintendenza per i beni architettonici dell’Emilia-Romagna e la Fondazione e Cassa di Risparmio di Modena per l’attivazione di un sistema ad alta tecnologia per il monitoraggio continuo della struttura del Duomo e della Torre Ghirlandina del costo di 129.000 euro e che in seguito episodio di crollo di materiali avvenuto il 5 ottobre 2005, sarebbe stata fondata nei mesi successivi la “Fabbrica del Duomo”, un organismo di cui fanno parte Comune e Capitolo metropolitano del Duomo di Modena, dedicato alla tutela del monumento con la promozione di controlli, restauri e manutenzioni periodiche.
Leoni vuole sapere se negli ultimi mesi siano stati effettuati controlli e di quale natura, quali azioni abbia intrapreso finora la Fabbrica del Duomo e se si ritengano sufficienti ed adeguati gli interventi attivati.