L’azione dell’Amministrazione Comunale si svilupperà in due direzioni: da un lato un energico programma di trattamenti antilarvali, dall’altro una campagna informativa per spiegare ai modenesi come contrastare efficacemente la diffusione di questo insetto.

Così come è accaduto in tutti i centri abitati del nord e centro Italia, infatti, anche a Modena la Zanzara Tigre, dal nome scientifico Aedes albopictus, si è insediata stabilmente: impossibile eliminarla, ma possibile contenerla. Questo obiettivo è raggiungibile a patto che ogni cittadino compia la propria parte, unendosi agli sforzi operativi del progetto di lotta 2006 finanziato dall’Amministrazione comunale.

Se la Zanzara Tigre risulta oramai riconoscibile da tutti, purtroppo la sua biologia sfugge ancora ai più, e ciò facilita la sua vita ed il successo del suo sviluppo. Simile per dimensioni alle zanzara comune, si distingue per il colore nero, la presenza di anelli bianchi sulle zampe e di una linea longitudinale bianca sul dorso, nonché per essere molto aggressiva soprattutto di giorno. E’ una zanzara tipicamente urbana, le cui larve si sviluppano in piccole raccolte d’acqua stagnante come quella che può rimanere nei contenitori così frequenti in giardini e cortili, nei tombini per lo scolo dell’acqua piovana, nei sottovasi, in barattoli e lattine, annaffiatoi, bacinelle, bidoni per l’irrigazione degli orti, pneumatici abbandonati, ecc.

Alcuni dati, ricavati dalla scorsa campagna di lotta, evidenziano il ruolo dei cittadini nel causare indirettamente la proliferazione della Zanzara Tigre: nel 67% dei quasi 400 sopralluoghi condotti in giardini e cortili privati, dai quali provenivano segnalazioni di molestie significative, è stato rinvenuto almeno un focolaio con larve di Zanzara Tigre; nel restante 33% sono stati comunque censiti focolai larvali potenziali a sottolineare ulteriormente il peso che assumono le aree private nello sviluppo delle infestazioni di Zanzara Tigre. Tra i focolai larvali rinvenuti nelle aree private visitate, la tipologia più frequente è stata quella dei tombini e dei sottovasi.

Come dire che la Zanzara Tigre affida la propria prole alle cure ignare di noi umani, inconsapevoli che un sottovaso o un vecchio secchio lasciato alla pioggia rendono possibile la vita a centinaia di larve che in pochi giorni si trasformano in insetti adulti. Anche quest’anno, dall’inizio del mese di maggio e fino a tutto ottobre, l’Amministrazione Comunale con la collaborazione operativa di Hera e il supporto tecnico-scientifico di Centro Agricoltura Ambiente “G.Nicoli” di Crevalcore, effettuerà il trattamento con prodotti larvicidi dei tombini e delle caditoie di tutte le aree pubbliche quali strade, scuole, parchi e parcheggi. Saranno coinvolte circa 50.000 caditoie con almeno cinque turni di intervento.

Sono inoltre in programma periodici sopralluoghi presso le “aree sensibili” (scuole dell’infanzia, asili nido, centri estivi, centri anziani, parchi pubblici, cimiteri) al fine di monitorare costantemente il livello dell’infestazione, eliminare ogni raccolta d’acqua e trattare con prodotti idonei. Tutti i cittadini, e a tale scopo è in vigore una specifica ordinanza, dovranno trattare i propri tombini per l’acqua piovana con gli stessi prodotti ad azione antilarvale in vendita nelle farmacie ed inoltre mettere in atto tutti i comportamenti utili a contrastare il diffondersi e l’incremento delle infestazioni, primi tra tutti quello di evitare il formarsi di piccoli ristagni di acqua periodici ed occasionali.

A questo obiettivo è finalizzata la campagna informativa e di sensibilizzazione che prevede la distribuzione di un volantino presso i punti informativi e presso gli edifici ad alta frequentazione di pubblico. Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito del Settore Ambiente del Comune di Modena o telefonare all’U.R.P. del Comune di Modena (059/20312) e al numero verde di Hera Modena (800 999 500).