La più grande Ausl d’Italia, Bologna, aderisce alla Campagna “GiuleManidaiBambini”: altri nove ospedali con circa 13.000 professionisti tra medici, infermieri etc, per un bacino d’utenza di 50 comuni ed oltre 820.000 assistiti.

A poche settimane dall’adesione come “testimonial” da parte del prof. Ervin Laszlo – già candidato al Premio Nobel, nonché Direttore dei Programmi dell’Istituto delle Nazioni Unite per l’Istruzione e la Ricerca, Presidente della Società Internazionale per la Scienza dei Sistemi e Consigliere del Direttore Generale dell’UNESCO – la più strutturata Ausl d’Italia, quella di Bologna, ha deciso di aderire alla Campagna “Giù le Mani dai Bambini”, la più visibile iniziativa di farmacovigilanza per l’età pediatrica in Italia (GiuleManidaiBambini).

L’Ausl di Bologna serve 820.219 persone, su un territorio che comprende ben 50 comuni: vi lavorano 8400 professionisti, 3000 infermieri e 1400 medici, con un budget annuale da 1,3 miliardi di euro. Offre oltre 11 milioni di prestazioni specialistiche all’anno, e controlla 9 ospedali ed altrettante case di cura accreditate, 74 poliambulatori, 53 sedi di consultorio, 23 punti di continuità assistenziale e 24 strutture residenziali per anziani.

“Questa Ausl – ha dichiarato Luca Poma, Portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini” – rappresenta un grande bacino d’utenza per veicolare con ancor più forza il messaggio della ns. Campagna sociale. E’ nostra intenzione non far terminare le sinergie con l’adesione: la concordanza di approccio – equilibrato ed indirizzato alla miglior tutela del diritto alla salute dei bambini, specie quelli con disturbi del comportamento – è evidente, e l’auspicio è trasferire competenze, informazioni ed aggiornamenti al personale dell’Ausl e perché no – con linguaggio divulgativo – alla popolazione di utenti che l’Ausl assiste. Siamo stati onorati di apprendere dell’adesione dell’AUSL Bologna – conclude Poma – maturata ad dimostrazione di una loro spiccata sensibilità sociale. Benvenuti nella nostra rete, che da voce ad oltre 200.000 specialisti, con l’impegno nostro alla massima collaborazione”.

L’adesione dell’Ausl di Bologna è in linea con le strategie del Comitato Scientifico permanente di “GiuleManidaiBambini”, il cui membro prof. Emilia Costa – titolare della 1° Cattedra di Psichiatria dell’Università di Roma La Sapienza – ha dichiarato a margine di un convegno a Torino: “parlando di disturbi del comportamento, ed in particolare di sindromi quali ad esempio il deficit di attenzione e iperattività, siamo più che altro di fronte ad una “moda” ed a diagnosi inconsistenti e vaghe. Queste diagnosi, così come vengono oggi semplicisticamente perfezionate, non si possono e non si devono fare, non sono nell’interesse del bambino”.