Sarà dedicata a Francesco Baracca, il pilota lughese che per primo utilizzò il simbolo del cavallino rampante, la settima edizione della manifestazione motoristica realizzata dal Comune di Lugo con il patrocinio del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, della Regione Emilia-Romagna e di Provincia e Camera di Commercio di Ravenna: è la Festa del Cavallino Rampante, che quest’anno si terrà a Lugo il 29 e 30 aprile.


Tra le novità di questa edizione vi saranno le presenze ufficiali di Scuderia Ferrari Club e di Ducati. Lugo e la sua Festa sono da quest’anno entrati a tutti gli effetti nel progetto ‘Terra di Motori’, progetto interregionale di cui la Regione Emilia-Romagna è capofila e che mira a favorire la scoperta di questo segmento della sua storia industriale.

“L’Emilia-Romagna è davvero la terra dei motori, tanto che potremmo quasi mettere un cavallino rampante nel nostro simbolo istituzionale – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli – e siamo molto felici che in questa edizione della Festa del Cavallino Rampante di Lugo si celebri un incontro tra la ‘rossa’ di Maranello e la ‘rossa’ di Bologna, cioè tra Ferrari e Ducati, due realtà che rappresentano il successo delle nostra industria, che continua a mettere in campo le risorse dell’innovazione in campo meccanico”.

Scuderia Ferrari Club, la nuova organizzazione senza scopo di lucro creata da Ferrari per promuovere la passione degli innumerevoli tifosi della Scuderia di Maranello, porterà a Lugo la Ferrari F399, la monoposto di Formula Uno con cui la scuderia di Maranello ha riconquistato il Titolo Mondiale nel 1999.
Anche Ducati sarà presente ufficialmente alla Festa: il costruttore bolognese esporrà a Lugo sia la celeberrima Ducati 250 bicilindrica Desmo del 1960, guidata da Mike Hailwood, che la Ducati 125 Granprix Desmo del 1959, sulle cui carene fu dipinto il Cavallino Rampante di Francesco Baracca. Lugo del resto, oltre che a Francesco Baracca, ha dato i natali anche a Fabio Taglioni, l’indimenticato “Dottor T”, padre del motore desmodromico che ha permesso alla Ducati di conquistare gare e campionati su strada e in circuito.