Due intese significative in seno alla Conferenza Stato – Regioni hanno prodotto importanti provvedimenti che riguardano i settori bieticolo – saccarifero e avicolo, colpiti da notevoli processi di crisi e di ristrutturazione.


Per il settore bieticolo-saccarifero l’applicazione al settore dell’art. 69 del regolamento Ce 1782/2003 (incentivo alle produzioni di qualità previsto dalla riforma della Politica agricola comune) permetterà di assicurare a coloro che continueranno a coltivare barbabietole una integrazione economica duratura, tale da produrre un’adeguata remunerazione anche dopo la cessazione degli aiuti quinquennali previsti dalla riforma dell’Ocm zucchero.
Inoltre, è stata indicativamente fissata al 90% la percentuale dell’aiuto comunitario da destinare agli investimenti per la riconversione degli zuccherifici che hanno cessato l’attività. Il plafond complessivo disponibile è di oltre 560 milioni di euro. Un criterio basilare per l’assegnazione dell’aiuto sarà l’effettiva ricaduta sui sistemi agricoli; per questo si potranno applicare percentuali più basse del 90% per i progetti che non risulteranno idonei a realizzare una valida attività agricola sostitutiva. Inoltre, saranno assegnati i fondi per la diversificazione produttiva alle imprese bieticole e/o alle industrie che cessano la produzione (in totale 85 milioni di euro): saranno le Regioni a gestire questo intervento, in proporzione alle superfici bieticole dismesse; nelle aree prive di impianti saccariferi è previsto una maggiorazione dell’aiuto del 50%. Ai bieticoltori che cessano la produzione verrà erogata anche l’intera dotazione aggiuntiva della diversificazione prevista dalla nuova Ocm zucchero (42 milioni di euro).

Per il settore avicolo la Conferenza Stato-Regioni ha trovato l’accordo su un decreto – che verrà emanato dai Ministeri delle Politiche agricole e della Salute – di attuazione delle misure di sostegno alle imprese ed ai dipendenti del comparto colpiti dalla crisi causata dall’influenza aviaria, già contenute nella legge 81/2006. Di notevole importanza l’approvazione di un emendamento, presentato dalle Regioni e dalle Province autonome, che consentirà alle imprese della filiera colpite anche il consolidamento del loro indebitamento.

“Le intese raggiunte – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – hanno permesso di sbloccare aiuti importanti anche per l’Emilia-Romagna. E’ stato compiuto un grosso passo avanti, grazie anche al nostro impegno ed alle nostre proposte concrete. In particolare, è decisivo per la nostra bieticoltura l’utilizzo dell’art. 69 ed è altrettanto considerevole che si sia ottenuta la possibilità delle imprese avicole di consolidare il debito. Più in generale, è politicamente rilevante che le Regioni siano state pienamente coinvolte nella gestione degli interventi”.