Domani, venerdì 21 aprile, a Palazzo Carandini di via dei Servi, si discute di “Anziani e società”. Il convegno, organizzato dal Comune di Modena in collaborazione con HS Holding Sanità e Servizi, ha ottenuto il patrocinio di Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, della Regione Emilia-Romagna e dell’Azienda sanitaria locale di Modena.

L’invecchiamento della popolazione sta trasformando l’assetto demografico delle nazioni avanzate e in particolare dell’Italia, con ricadute sui consumi e sulla spesa pubblica e il proporsi di dibattiti nuovi, ad esempio quello sull’equità intergenerazionale.
Da Modena gli organizzatori del convegno, che si terrà dalle ore 14.30 alle 20, intendono lanciare una riflessione sulle eventuali soluzioni alle molte questioni che pone l’invecchiamento della popolazione. L’Emilia-Romagna con circa un milione di ultrassessantacinquenni su quattro milioni di abitanti, rappresenta oggi quello che, in termini d’invecchiamento della popolazione, sarà il nostro Paese soltanto tra il 2015 e il 2020. In particolare, nella provincia di Modena si stima che vi siano oltre 16.200 persone di età oltre i 65 anni con difficoltà nello svolgere le comuni attività della vita quotidiana; inoltre vi sarebbero circa 5.600 anziani con disabilità gravi o complete.

“Se da una parte si allunga l’aspettativa di vita – afferma l’assessore alle Politiche per la salute Simona Arletti, dall’altra aumentano le difficoltà nel sostegno ai bisogni dei soggetti più deboli da parte delle famiglie e delle istituzioni addette ai servizi di assistenza. L’obiettivo da raggiungere – continua l’Arletti – non è più quello di vivere più a lungo, la vita media del nostro paese è già tra quelle più elevate del mondo, ma di vivere tutta la nostra vita in salute e benessere. E’ l’obiettivo che si è posta la nostra città assumendo tra le priorità di chi governa, le politiche per la Salute attraverso un Piano per la Salute composto da sei programmi d’azione tra i quali quello sugli anziani è stato indicato come prioritario”.

“Il presupposto – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti – è che per incidere sul fenomeno occorre il concorso di tutte le componenti della società civile. Gli obiettivi che ci siamo dati riguardano, tra l’altro, il sostegno alla domiciliarità e al lavoro di cura delle famiglie anche attraverso le reti di solidarietà di vicinato; lo sviluppo di attività di inclusione e di socializzazione, valorizzando il ruolo delle associazioni di volontariato; il consolidamento della flessibilità e la capacità di risposta dei servizi residenziali. Ci preme, inoltre, sviluppare – continua la Maletti – una politica integrata per gli anziani nella città, comprensiva della problematica abitativa, dei trasporti, della sicurezza, delle tariffe e dei prezzi, della rete dei servizi”.