Per troppi anni la medicina ufficiale l’ha trascurata, trattandola come una “conseguenza dell’usura” delle
articolazioni. Un effetto collaterale della vecchiaia, un “male minore”, una caratteristica di chi raggiunge una certa età. Oggi invece sappiamo che l’artrosi è una malattia vera e propria, che in Italia colpisce oltre 4 milioni di persone: numero destinato a crescere con il progressivo allungamento della durata media della vita
umana.

Questo è il tema dell’incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri, 18 aprile, tra i soci del Circolo Anziani Ottavio Tassi e due medici del Nuovo Ospedale di Sassuolo: il dottor Valter Gherardi direttore dell’unità operativa di Riabilitazione ed il dottor Mario Longo, direttore dell’unità operativa di Ortopedia e Traumatologia.

“Basta un esame radiologico, eventualmente integrato con esami di laboratorio, per distinguere i sintomi dell’artrosi da quelli dell’artrite, poiché si tratta di due malattie diverse anche se hanno nomi simili ed alcuni sintomi in comune” ha spiegato il dottor Longo prima di illustrare le caratteristiche e le conseguenze dell’artrosi e le tecniche chirurgiche che permettono di correggerle favorendo la rigenerazione delle cartilagini o, dove questo non è possibile, installando protesi che permettono di recuperare la funzionalità delle articolazioni.

“Ma soprattutto”, ha aggiunto il dottor Gherardi, “è importante prevenire, controllando il peso corporeo,
curando correttamente i postumi dei traumi, mantenendo l’elasticità delle articolazioni con un’attività motoria corretta e costante, non necessariamente agonistica ma sempre su misura per le caratteristiche della persona.
E quando i problemi ci sono, conviene adottare soluzioni per impedire che affliggano eccessivamente la qualità della vita quotidiana: dall’alza-water alle posate con impugnatura facilitata, il design moderno fornisce tutta una serie di ausili che aiutano a mantenere le proprie abilità e la propria indipendenza”.
“Il nostro compito come Ospedale è rispondere ai bisogni di cura di una comunità che evolve, diventa
sempre più longeva e merita di vedersi garantire un livello ottimale di qualità della vita”, ha concluso il dottor Longo, “e come medici siamo molto orgogliosi della qualità e dei risultati del nostro lavoro contro l’artrosi a Sassuolo: gli interventi hanno successo, i pazienti riprendono ad utilizzare le loro articolazioni”.

“Il nostro lavoro ci chiede di rimettere in movimento una persona, non un’articolazione” ha aggiunto il dottor Gherardi “ed è proprio nell’ottica di permettere ai pazienti di recuperare la qualità della loro vita nel modo più confortevole e ‘naturale’ possibile che il Nuovo Ospedale si sta attrezzando per offrire un servizio di riabilitazione in Day Hospital, grazie al quale il paziente potrà usufruire di tutti i servizi e le tecnologie che
l’Ospedale gli offre, ma garantendosi la possibilità di vivere a casa propria, con tutto il comfort e la
tranquillità che questo comporta”.

“Ma bisogna veramente insistere sulla prevenzione”, ribadiscono entrambi i medici “e da questo punto di vista il Circolo Tassi è una risorsa preziosa per la terza età sassolese, in quanto promuove un’attività fisica corretta e svariate occasione di aggregazione: tutte strategie che aiutano a contrastare l’invecchiamento e a
ritardare il più possibile il ricorso alle ‘medicine’”.