Occorreranno ulteriori esami per accertare l’esatta causa del della morte di Tommaso, ma secondo i primi risultati dell’autopsia il decesso sarebbe avvenuto per asfissia, mentre le lesioni trovate sul suo corpo sarebbero il frutto di colpi vibrati quando già il bambino era morto.

Deve però essere completato l’esame dei campioni polmonari, inoltre le ferite trovate sul corpo del bimbo devono essere comparate con i possibili oggetti contusivi. Mancano quindi la causa certa della morte, la tempistica e la successione delle lesioni sul corpo del piccolo Tommaso. Intanto a Parma le indagini proseguono: su Pasquale Barbera, il capomastro indagato prima per favoreggiamento e ora anche per concorso in sequestro, pesa il sospetto che abbia fornito dettagli sul denaro che Onofri possedeva o era in grado di muovere. Il movente ipotizzato sarebbe quindi ancora quello del denaro che Onofri avrebbe potuto ottenere dal caveau dell’ufficio postale.

Nel frattempo i difensori di Antonella Conserva, compagna di Mario Alessi accusata del sequestro di Tommaso hanno depositato istanza al Tribunale del Riesame di Bologna. I due avvocati hanno chiesto la remissione in liberta’ o, in subordine, gli arresti domiciliari per la donna. Tecnicamente, il Tribunale della Liberta’ per pronunciarsi dovra’ prima attendere la convalida del fermo di Antonella Conserva da parte del Gip di Bologna.