Oggi, presso la Sala dell’Oratorio, al piano terra del Palazzo dei Musei di Modena, alle ore 15,30, si terrà un incontro pubblico destinato a ricordare la figura e l’opera di Roberto Preti (Spilamberto 1905 – Modena 1994), uno dei più noti interpreti della tradizione del teatro dei burattini modenesi del quale si è celebrato nel 2005 il centenario della nascita.

L’iniziativa viene organizzata dalla Deputazione di Storia Patria per le Antice Provincie Modenesi, che dal 1931 ha sede in via Pomposa n. 1 presso l’antica casa di Lodovico Antonio Muratori, avvalendosi del patrocinio dei Comuni di Modena, Campogalliano e Spilamberto, dell’IBC della Regione Emilia Romagna e della Società del Sandrone di Modena. Un concreto sostegno è venuto dai familiari di Roberto Preti, ai quali va il merito di averla sollecitata, e dalla consulenza scientifica del prof. Remo Melloni.

Il programma prevede l’apertura dell’incontro a cura dell’Assessore alla Cultura del Comune di Spilamberto Simona Sighinolfi, cui seguiranno gli interventi di Giorgio Boccolari (Una testimonianza personale su Roberto Preti), Franco Mantovi (Ricordando l’ultimo dei Preti), Giulia Luppi (La famiglia Preti a Campogalliano), Gian Paolo Borghi (La figura artistica e gli spettacoli di Roberto Preti), Paolo Parmigiani (La scultura dei burattini nella famiglia Preti) e di Remo Melloni (La tradizione dei burattini modenesi).

Le tematiche proposte all’attenzione del pubblico sono indirizzate ad approfondire sia la conoscenza strettamente biografica dell’artista, sia la riflessione sul ruolo svolto da Preti nel contesto della particolare esperienza culturale di cui è stato un noto esponente assieme ad altri membri della sua famiglia. La dimensione umana e professionale di Roberto Preti verrà così delineata nel contesto della tradizione dei burattini modenesi e del ruolo culturale che essa ha giocato anche al di fuori dell’ambito strettamente locale.

L’incontro si concluderà con uno spettacolo del burattinaio Erio Maletti, uno degli ultimi interpreti della tradizione dialettale modenese in grado di fare ancora risuonare in teatro l’autentica ‘voce’ di Sandrone.