I Sindacati di categoria Fp/Cgil, Fp/Cisl, Uilpa organizzano, martedì 21 marzo,
un presidio dei lavoratori della Direzione provincialedel Lavoro, dalle 9.30 alle 11, davanti alla Prefettura di Modena in vista della
manifestazione nazionale del 24 marzo a Roma contro i tagli operati dalla Finanziaria 2006 ai servizi ispettivi e di vigilanza delle Direzioni
provinciali del Lavoro.


Gli effetti di queste ‘sforbiciate’ si fanno purtroppo sentire anche a Modena. Da diverse settimane è in atto la mobilitazione dei sindacati che hanno denunciato, anche a mezzo stampa, le precarie condizioni in cui versa l’ufficio provinciale del Lavoro di Modena a cui sono demandate funzioni
delicatissime come la prevenzione degli infortuni sul lavoro e il controllo sul lavoro nero.

Sempre più difficile sta diventando sostenere le spese di gestione dell’ufficio che peraltro presenta già notevoli problematiche dal punto di
vista logistico. La situazione è peggiore per quanto riguarda il materiale essenziale, quale la cancelleria, gli arredi e gli strumenti informatici necessari per il funzionamento dell’uffici.

Ma non basta. Fino a che punto è giusto e dignitoso consentire che gli ispettori del lavoro debbano utilizzare i loro mezzi di trasporto personali
per effettuare i controlli sul lavoro nero e sulla sicurezza, senza avere neanche la possibilità di recuperare le spese di benzina? I tagli imposti
dal Governo con la Finanziaria, prevedono infatti l’azzeramento dei rimborsi delle trasferte che consentivano di recuperare parzialmente le
spese per l’usura dei mezzi di trasporto personali.
Sempre per mancanza di fondi e a causa del blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione (ormai al terzo anno consecutivo) è poi stata
bloccata l’immissione in ruolo di diverse unità di accertatori del lavoro, già da tempo in servizio e adeguatamente formati per il controllo sul lavoro nero, l’evasione contributiva, la sicurezza sui cantieri.

Chiediamo alle istituzioni ed ai cittadini quale oscuro disegno può iustificare provvedimenti e politiche che stanno mettendo in seria
discussione la possibilità di effettuare controlli da parte di un importante Ente dello Stato che dovrebbe essere il principale riferimento
per una seria politica di tutela del lavoro, mentre sul territorio appare sempre più abbandonato a se stesso.
Strutture e personale sono considerati un fardello da smobilitare e svendere, più che patrimonio da valorizzare e incentivare al servizio della
società. Si sta inserendo con forza la precarizzazione del lavoro anche
nella Pubblica Amministrazione, con il ricorso a consulenti esterni spesso con contratti di collaborazione precaria.

La protesta dei lavoratori dipendenti delle Direzioni provinciali del Lavoro presenti su tutto il territorio nazionale continuerà con la giornata dii mobilitazione nazionale presso il Ministero del Lavoro il 24 marzo prossimo.