I contributi a sostegno del no-profit potranno essere erogati anche in caso di iniziative promosse da soggetti che non hanno sede in città o provincia. Lo prevede il “Regolamento per la concessione dei contributi o di altre utilità economiche a soggetti richiedenti, con particolare riferimento ai soggetti appartenenti al cosiddetto ‘Terzo settore non profit”, di cui il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche nel corso dell’ultima seduta.

Nel dettaglio, oltre alla novità appena citata, si prevede la valorizzazione dei benefici attribuiti anche in natura, l’introduzione di norme di garanzia e verifica sul corretto utilizzo dei contributo, l’espressa esclusione di contributi destinati ad attività generale e di gestione dei beneficiari, sottolineando che la responsabilità delle manifestazioni e le iniziative rimane ad esclusivo carico dei soggetti organizzatori.

La delibera, approvata con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario dell’opposizione, prevede anche l’esclusione di contributi e benefici a partiti, movimenti o gruppi politici e sottolinea che “la concessione dei contributi è subordinata ai finanziamenti approvati nell’ambito del bilancio di previsione annuale”.

Sergio Rusticali (Sdi), in qualità di presidente della Commissione Affari Costituzionali, ha illustrato la delibera ricordando che “la partecipazione è uno dei cardini della vita democratica di Modena, sul quale la città ha imperniato la propria crescita”, individuando “strumenti normativi come uno dei modi per incentivare il protagonismo dei cittadini e una partecipazione adeguata ai tempi e alle esigenze attuali”.
Rusticali ha anche ricordato che le associazioni iscritte all’Elenco comunale delle forme associative sono iscritte 468 associazioni e ha anche messo in evidenza che esistono quattro consulte che facilitano l’aggregazione delle associazioni in base all’ambito di attività.