Vistare una delle più antiche biblioteche del rinascimento, la Malatestiana di Cesena, oppure ammirare il panorama dalla torre del Bordello di Reggio Emilia, passando prima dalla Sala del Tricolore. Sono alcune delle opportunità offerte dall’apertura straordinaria di beni culturali – giardini, palazzi, chiese, monumenti, edifici commerciali e industriali – in occasione delle giornate Fai di primavera che si svolgeranno sabato 25 e domenica 26 marzo.

La XIV edizione della “Giornata FAI di Primavera” è organizzata come di consueto dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, l’Istituto per i Beni culturali della Regione, Province, Comuni e Soprintendenze.



“Si tratta di un lavoro di ricerca e di divulgazione di grande importanza che interessa tutto il territorio regionale – ha sottolineato l’assessore regionale alla cultura Alberto Ronchi – e permette di portare all’attenzione generale opere normalmente non fruibili del nostro patrimonio artistico, spesso non valorizzato a sufficienza”. Si tratta inoltre di un’iniziativa che incontra il favore del pubblico: l’edizione dello scorso anno ha registrato la partecipazione di circa 30 mila visitatori.
L’assessore ha anche posto l’accento sulla necessità di agevolare, attraverso sgravi fiscali, gli investimenti privati a favore della cultura. “Stiamo lavorando in merito ad una proposta molto semplice sul modello anglosassone da sottoporre alle altre Regioni e successivamente in sede di Conferenza Stato Regioni”.



Il presidente regionale FAI Emilia-Romagna, Alessandro Maccaferri, ha riferito che quest’anno in Emilia-Romagna, con la collaborazione degli Enti locali, si apriranno al pubblico circa 46 beni, in 17 cittadine, coinvolgendo le dieci delegazioni del Fai presenti in Regione (un centinaio di persone), 500 volontari e 50 istituti superiori (licei classici, scientifici e artistici) per un totale di circa 500 alunni, che vestiranno i panni di ciceroni durante le giornate di apertura nei vari luoghi della regione.


In Emilia-Romagna verranno proposti anche alcuni percorsi tematici: “Le biblioteche storiche” a Cesena, “I luoghi della giustizia umana e divina” a Piacenza, i “Luoghi segreti della cattedrale” a Parma, “La Fontana di Piazza” a Rimini, “Architettura religiosa settecentesca” a Ravenna, “Le piccole chiese di Cento: gioielli da scoprire” in provincia di Ferrara e “I nobili Palazzi” di Forlì, mentre altri beni saranno aperti nei capoluoghi di provincia.
In particolare a Bologna verranno aperti al pubblico il Palazzo Hercolani (1749-1821), sede della Facoltà di Scienze politiche e la Villa Guastavillani (1541-1586), residenza universitaria e sede di Alma Graduate School. In collaborazione con il CAI (Club Alpino Italiano) si effettueranno inoltre 3 diverse escursioni e numerose sono le biciclettate in collaborazione con la FIAB.


“Gli appuntamenti sono gratuiti ma quest’anno – come ha sottolineato Marina Forni – vicepresidente del FAI regionale, il FAI offre ai visitatori la possibilità di un contatto ancor più forte, più diretto: l’occasione per sentirsi difensori di questa ricchezza e anzi diventarne concretamente i ‘mecenati’, con un’offerta di un euro”.
Informazioni ed elenco completo dei monumenti aperti: tel. 0141.720850 24 ore su 24 oppure www.fondoambiente.it



La Giornata FAI di Primavera è una manifestazione unica che trasforma il nostro Paese in un immenso teatro aperto a tutti. In Italia sono 410 monumenti aperti in 190 città con il coinvolgimento di 6000 volontari. Un teatro con centinaia di palcoscenici sparsi in ogni parte d’Italia, dove si rappresenta la bellezza, talvolta inattesa e sconosciuta, che ci circonda.