Le tragiche vicende dei cittadini italiani ed immigrati in fila alle Poste sono un fatto grave della superficialità con cui il governo affronta il tema della immigrazione, è indegno per un paese civile costringere persone in fila per due giorni e due notti consecutive, in condizioni igieniche precarie, per ottenere un timbro che farà la differenza per il loro futuro, su quello dei loro famigliari o dei loro assunti.

Il Governo ha scaricato sulle Poste la gestione dell’immigrazione, con una gravissima mancanza di senso di responsabilità, lasciando soli al contempo i tutori dell’ordine ed il generoso mondo del volontariato, nell’ingrato compito di mantenere l’ordine pubblico e l’assistenza, a tutte le associazioni il ringraziamento dei DS di Sassuolo



E’ una vergogna, prima di tutto per chi vive in prima persona un’esperienza così umiliante, e poi anche per noi e per il nostro sistema economico”.

Occorre cambiare i meccanismi d’ingresso per rispondere alle reali esigenze della nostra società e dei lavoratori interessati, garantendo al contempo più sicurezza: “I flussi di lavoro nel nostro paese debbono trovare regole più chiare, per ottenere un’integrazione stabile, ripristinando il confronto e la concertazione tra le parti sociali ed economiche, per nuove risposte al tema del lavoro, dello sviluppo e della tenuta sociale.

Il programma dell’Unione prevede “la programmazione dei flussi d’ingresso per lavoro a vocazione stabile deve essere flessibile, su base triennale, integrabile annualmente, in seguito a verifica”.


Dobbiamo rendere la programmazione dei flussi migratori, seria, responsabile ed umana, lavorando al contempo con azioni per ottenere più legalità e sicurezza, combattendo il lavoro nero e lo sfruttamento dell’economia sommersa, ed inasprendo le pene per i trafficanti e gli sfruttatori.



Sono essenziali, per chi entra in Italia, senso di appartenenza alla comunità e rispetto delle leggi: obiettivi che non si raggiungono certo con un timbro postale, ma solo con un radicale cambiamento delle politiche sociali e migratorie del Governo”.


Ferruccio Giovanelli – Segretario DS Sassuolo