A seguito dei fatti di cronaca che hanno coinvolto la nostra città dopo il pestaggio di un cittadino Marocchino, ubriaco e indifeso, la cittadinanza si fa viva per mettere l’accento su alcune questioni legate appunto alla dimensione dell’ordine pubblico, della sicurezza, e dell’integrazione sociale delle comunità straniere nel tessuto Sassuolese.


Fatta questa premessa, ferma rimane la condanna del comportamento illegale dei carabinieri coinvolti nell’episodio, poiché violento e indegno per chi deve fare rispettare la legge. Tutta via e una situazione dove e prevalsa la logica di forza, laddove, la prepotenza e l’abuso, limitano di fatto ogni approccio di civiltà di una professione assai nobile e necessaria per l’incolumità dei cittadini.
Massimo ed unanime il rispetto delle force dell’ordine chi svolgono il loro dovere in un contesto sociale e politico molto difficile, ma lo sconcerto rimane perché quella situazione poteva essere gestita diversamente e contenuta nei migliore dei modi, a prescindere della provenienza, dell’appartenenza religiosa o della condizione giuridica. Siamo i primi a denunciare la delinquenza
e la malavita in quanto macinio per una maggiore comunicazione laboriosa tra cittadini ed istituzioni.

Teniamo a precisare che le nostre comunità oggi sposano le stesse rivendicazioni, le stesse preoccupazioni ed incertezze degli autoctoni di Sassuolo perché hanno maturato assieme a loro una nuova idea di società ,un percorso di crescita civile e culturale che rilancia lo spessore della collettività percepita come un valore comune.
Sotto questo profilo proponiamo che queste comunità non siano sottovalutate e respingiamo ogni strumentalizzazione politica a scopo elettorale, e condanniamo ogni forma d’incitamento all’odio o all’intolleranza, che rendano ancora più lungo e faticoso il processo per sviluppare una sana e condivisa integrazione basata su un patto di cittadinanza autentica e sostenibile e senza paternalismi.


Siamo del parere che le associazioni d’immigrati fanno la loro parte,” malgrado il deficit degli incentivi”per fare emergere la cultura del dialogo, della comprensione tra i popoli, attraverso attività socializzante; sport, feste, dibattiti pubblici o altro. In questi momenti difficili,auspichiamo che prevale il buone senso per ripristinare fiducia e collaborazione tra i nuovi e vecchi cittadini, e recuperare subito l’immagine e l’eleganza di Sassuolo come città aperta, tollerante e vivibile.
Siamo convinti che le nostre intelligenze non s’affermano su quest’episodio certamente critico, ma vadano al di là per valorizzare le migliaia di donne e uomini del nostro territorio che rispettano le leggi e condividano i valori della convivenza civile pacifica, e che producono ricchezza e sviluppo e fanno funzionare cantieri edili, officine e aziende ceramiche, proprio a loro bisogna fare una riflessione e riconoscerne il diritto-dovere di cittadinanza.


Documento
dell’Organizzazione per l’Amicizia e Cooperazione Italo Marocchina



Joud Mahjoub segretario generale O.A.C.I.M.

Rouchi Hassan coordinatore locale O.A.C.I.M.