Il punto iniettorio di via Canaletto 88 riaprirà in forma sperimentale dal 20 marzo al 30 giugno, nella fascia oraria 9-10, con l’impiego di tre infermiere volontarie. Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche Sociali Francesca Maletti, rispondendo ad un’interrogazione di Achille Caropreso (Forza Italia) con cui si chiedevano i motivi alla base della chiusura temporanea oltre che un’ipotesi di data per la riapertura.

L’assessore ha spiegato che “il punto iniettorio di via Canaletto n. 88 è stato inaugurato il 13 aprile 2002 ed aperto in forma sperimentale, data la prossimità con l’altro punto iniettorio collocato presso la sede di Circoscrizione in via Torrenova. A seguito di opportune verifiche sul numero delle prestazioni erogate e le persone che si sono rivolte al centro, oltre alla scarsa disponibilità di infermieri, si è deciso, congiuntamente all’Associazione dei Comitati Anziani ed alla Circoscrizione 2 a partire dal giugno dello scorso anno, di chiudere temporaneamente questo punto, con l’impegno a riaprirlo in un secondo momento, qualora se ne fosse valutata l’esigenza e con l’impiego di personale volontario. In seguito a numerose richieste e sollecitazioni da parte del Comitato Anziani della circoscrizione abbiamo valutato di fare una nuova sperimentazione”.

L’assessore è quindi sceso nel dettaglio della gestione dei punti iniettori – riservati ai residenti nel Comune di Modena che abbiano compiuto i 60 anni, su presentazione di ricetta con relativa richiesta, effettuata dal medico di Medicina Generale che segue la persona richiedente – ricordando che “per diversi anni l’Amministrazione comunale ha gestito, in spazi opportunamente predisposti, punti di terapia iniettoria come servizio ad orientamento sociosanitario a sostegno e tutela della salute rivolti alla popolazione anziana. La gestione del servizio, fino al 28 febbraio 2002, si è svolta attraverso l’affidamento ad infermieri professionali di incarichi a tempo determinato, gestione che ha evidenziato in particolari periodi la problematicità di reperimento delle figure professionali previste e il monitoraggio dell’attività stessa con conseguente difficoltà di verifica del fabbisogno e concreta ripartizione delle risorse umane ed economiche necessarie. Considerando fondamentale questa attività per garantire la tutela e la promozione della salute degli anziani – ha continuato la Maletti – l’Amministrazione comunale ha ritenuto di rivedere le modalità gestionali in modo da garantire efficacemente il servizio, affidandone la gestione, a partire dal 1 marzo 2002 al Coordinamento Associazioni Comitati Anziani. A partire dal 2004 sono stati aperti altri due punti iniettori, uno presso la sede del Comitato Anziani di Buon Pastore con personale infermieristico volontario e uno presso la “Noce” – AVPA-Croce Blu in via Giardini”.

Sul fronte dei dati, l’assessore ha ricordato che nel 2004 il totale delle prestazioni erogate, comprendenti iniezioni e misurazione della pressione sono state complessivamente 33.295, di cui 21.717 iniezioni: “È nella prospettiva di miglioramento e ampliamento territoriale e gestionale – ha concluso l’assessore – che il 9 aprile 2005 è stato inaugurato il nuovo punto iniettorio presso l’ambulatorio collocato nella Polisportiva 4 Ville di via Barbolini 7 per la zona di Villanova e, in forma sperimentale durante i mesi di maggio e giugno, l’apertura di un punto iniettorio per la zona di Marzaglia presso i locali studi medici”. In fase di replica Achille Caropreso si è dichiarato “parzialmente soddisfatto. Il dato positivo è la riapertura del centro. Non metto in dubbio che a Modena ci siano centri iniettori, ma secondo me c’è qualche altra motivazione che ha portato al rinvio dell’apertura del centro in questione, che denota forse qualche problema organizzativo più serio del normale. Mi permetto di suggerire, visto che all’ex Ospedale Estense si è riaperto il Centro prelievi per esami di routine, di valutare l’opportunità di aprire presso l’Estense un centro di terapia iniettoria”.