La cooperativa sociale costituita nel 1981 a S. Matteo, alle porte di Modena, per favorire l’inserimento lavorativo di tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, persone con problemi psichiatrici o seguite dai servizi sociali.

La ricorrenza viene festeggiata domani – giovedi 23 febbraio – con un convegno su “Lavoro e tossicodipendenza”, in programma dalle 9,30 alle 13,30 alla Fondazione Collegio S. Carlo.

Alla presenza delle autorità civili e dei presidenti di Confcooperative e Legacoop Modena Gaetano De Vinco e Roberto Vezzelli, sarà presentato il volume “Cooperazione sociale e inserimenti lavorativi – L’esperienza della cooperativa sociale Pomposiana”, a cura di Monica Malagoli.

Nei suoi 25 anni di vita la Pomposiana ha inserito 182 lavoratori, aumentando progressivamente la media annuale: dai dodici degli anni Ottanta, si è passati ai 22 negli anni Novanta fino a 25 lavoratori inseriti ogni anno dal 2002 a oggi. L’88 per cento delle persone accolte dalla cooperativa e inserite al lavoro erano afflitte da varie problematiche, soprattutto da tossicodipendenza.

Attualmente la Pomposiana ha venti soci: dieci lavoratori svantaggiati, quattro normodotati e sei soci volontari. La cooperativa, che nel 2005 ha realizzato un fatturato di oltre 600 mila euro, si occupa di verde e vivaismo, pulizia delle strade e raccolta differenziata dei rifiuti.