Il Consorzio, composto da allevatori e industrie di macellazione, ha come scopo la valorizzazione, la tutela e la vigilanza sulla denominazione “Gran Suino Padano” che designa i tagli di carne fresca proveniente dai suini nati, allevati e macellati in Italia per la produzione dei grandi salumi DOP, a partire dai prosciutti di Parma e di San Daniele.


La denominazione Gran Suino Padano DOP gode già oggi della tutela transitoria a livello nazionale della denominazione, grazie al Decreto Ministeriale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 5 settembre 2005.



La filiera della produzione della carne suina, infatti, con il supporto delle istituzioni pubbliche sia nazionali sia delle regioni maggiormente coinvolte, ha lavorato fin dal 1998 per la tutela e il riconoscimento delle caratteristiche uniche del suino pesante tradizionale, in modo da valorizzare i tagli della carne fresca proveniente dai suini allevati e macellati in conformità ai rigorosi Disciplinari delle produzioni riconosciute a DOP secondo il Reg. CEE 2081/92 e in particolare delle DOP “Prosciutto di Parma” e “Prosciutto di San Daniele”.



Questa denominazione incorpora indissolubilmente i valori legati ai territori di provenienza delle carni stesse, che si qualificano come un sistema unitario, frutto della tradizione e dell’esperienza umana maturata nel corso dei secoli e garantito dai controlli continui di un organismo terzo. Una tutela che rappresenta al tempo stesso una garanzia per i consumatori e un fattore di sviluppo del settore agroindustriale dell’area tipica.



Nel 2004, i suini macellati nell’ambito del circuito Parma e San Daniele sono stati 8.623.044, pari al 63% del numero totale di suini macellati in Italia. Le imprese interessate a questo prodotto ammontano a 5.332 allevamenti e 135 macelli.


Il Gran Suino Padano DOP sarà ufficialmente presentato a Roma il 14 marzo 2006, alle ore 12.00
in una conferenza stampa presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali a cui parteciperà il Ministro Gianni Alemanno.