Un Piano di interventi strutturali contro lo smog e le polveri sottili. Parte martedì 21 febbraio, con un seminario di studi della Provincia di Modena (dalle ore 17, sala del Consiglio, viale Martiri della Libertà 34) il percorso di approvazione del Piano di risanamento dell’aria.

Si tratta di una manovra a carattere strutturale con la quale, entro maggio, saranno definiti gli interventi dedicati soprattutto alla riduzione del traffico, considerata causa principale della scadente qualità dell’aria a Modena.

All’incontro, che sarà aperto da Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, interverranno Luca Lombroso dell’Università di Modena, che parlerà di cambiamenti climatici, mentre Luisa Guerra dell’Arpa illustrerà i dati sulla qualità dell’aria a Modena; Pietro Roversi, medico dell’Università di Modena parlerà degli effetti dello smog sulla salute; Giuseppe Fattori dell’Ausl concentrerà il suo intervento sui nuovi stili di vita e Giovanni Rompianesi, responsabile dell’ufficio Controlli ambientali della Provincia, illustrerà le linee principali del Piano. L’incontro si conclude con una tavola rotonda alla quale partecipano anche gli assessori all’Ambiente dei Comuni di Modena, Carpi e Formigine.

“Avviamo un percorso – afferma Caldana – che coinvolgerà tutti i rappresentanti della società civile: imprese, sindacati, associazioni ed enti locali. Per uscire dalla fase di emergenza occorre avviare politiche nuove che devono modificare abitudini e modi di organizzare produzione e mobilità”.

Tra gli obiettivi già individuati, per esempio, c’è quello di arrivare ad almeno cento imprese che adottino l’esperienza di trasporto collettivo dei dipendenti, già sperimentata con successo dai 300 dipendenti della Tetrapak di Modena; poi ci sono i fondi per incentivare l’installazione di caldaie ad alta efficienza e per convertire l’auto privata a metano o gpl, o per l’acquisto di veicoli elettrici.

Nel settore industriale si apre la discussione con sindacati e associazioni di categoria sull’ampliamento dell’orario di lavoro dei magazzini, soprattutto ceramici, per razionalizzare le operazioni di carico e scarico. Per le imprese si prevede anche l’ulteriore estensione del metano e una campagna di controlli sull’efficienza degli impianti di emissione. Per ridurre l’impatto del traffico, la Provincia promuoverà accordi per rendere più flessibili gli orari scolastici e lo scarico merci nei centri urbani. Progetti anche per il potenziamento delle piste ciclabili e del trasporto pubblico e la promozione, anche con incentivi, degli impianti solari termici, eolici, fotovoltaici e idroelettrici.