Tre su quattro si sono fatti una canna. Uno di questi fuma tutti i giorni, o quasi. Come se non bastasse, il 30% ha usato droghe pesanti, anche se ‘solo’ il 13% continua a farne un uso costante. E tutti, in ogni caso, credono che con la legge Fini cambierà poco o niente. Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando dei 100.000 studenti dell’università di Bologna.


Lo rileva un sondaggio del sito web La Stefani,
settimanale bolognese di inchieste e servizi,
con 349 questionari segreti e anonimi, distribuiti in zona universitaria mercoledì 1 febbraio, fuori dalle mense, davanti alle segreterie, nei corridoi delle facoltà. Il campione, per quanto casuale, ha incluso ragazzi di differenti corsi di studio, tutti compresi fra i 19 e i 30 anni. Ovviamente, i dati non sono perfetti dal punto di vista statistico, ma possono comunque evidenziare indicative tendenze.

Sui 349 intervistati, 270 hanno ammesso di aver provato cannabis in vita loro (77,36%). I consumatori più intensi (almeno una volta la settimana) sono 92, corrispondenti al 26,36% degli studenti. Molti di loro, piuttosto offesi, si sono lamentati della mancanza dell’opzione ‘una volta al giorno’ e in alcuni casi l’hanno aggiunta a penna sul questionario. C’è poi una buona quantità di studenti (16%) che ha dichiarato di fumare almeno una volta al mese, mentre qualcuno (9,7%) ha sostenuto di farlo almeno una volta all’anno.

Il 95% dei ragazzi ritiene ‘molto’ o ‘abbastanza’ facile procurarsi ‘fumo’. Sono piuttosto chiare, del resto, le risposte alla domanda: “Smetterai di fumare quando sarà applicata la nuova legge?”: tranne 11 studenti dai buoni propositi, tutti i consumatori hanno dichiarato che cercheranno solo di stare più attenti o che non cambierà niente.