La popolazione della provincia di Bologna ha perduto nel 2004 oltre 338 anni di vita. Un valore che può anche essere letto come 35,82 anni di vita perduta ogni 100 mila abitanti: e sono le fasce di popolazione anziana a pagare il maggiore tributo in termini di speranza di vita.


Sono questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto ‘Valutazione sanitaria della qualità dell’aria-2004’ in cui vengono stimati gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla popolazione. Lo studio rappresenta, in analogia a quanto fatto per gli anni precedenti, la valutazione degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla popolazione in base ai dati rilevati dalla rete di monitoraggio durante l’anno 2004; esso è stato condotto secondo i metodi forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Osservate speciali sono le polveri sottili PM10 e PM2,5 per le quali l’OMS ha evidenziato la stretta relazione esistente tra i livelli di concentrazione in aria e gli effetti sulla salute, soprattutto in termini di mortalità e di ricoveri ospedalieri. Nel 2004 l’impatto dell’inquinamento da polveri PM10 sulla mortalità totale è risultato del 2,09% su tutto il territorio provinciale, maggiore sulla mortalità per patologie del sistema circolatorio (2,26%), ed ancora di più sulla mortalità per patologie dell’apparato respiratorio (3,35%).

Lo studio ha stimato che la popolazione della provincia di Bologna ha perduto circa 340 anni di vita, corrispondenti a oltre 650 morti per un’esposizione a lungo termine ai livelli di concentrazione registrati nel 2004. Limitando la stima agli anni di vita perduti nei prossimi 10 anni dalla popolazione (considerando inalterati i livelli di concentrazione del 2004) dobbiamo attenderci per ogni 100.000 abitanti oltre 3.100 anni di vita persi.