La riunione con i cittadini ieri sera alle scuole Vittorino da Feltre, a proposito delle modifiche alla viabilità in via XXVIII settembre, ha evidenziato diverse richieste di cambiamento da parte della gente, di cui l’amministrazione terrà conto, come si conviene al termine di un dibattito democratico. Alcune priorità per questo quartiere di Sassuolo devono comunque restare chiare e inderogabili.

Assessore Morini, marcia indietro su via XXVIII settembre, sul senso unico, sul restringimento della carreggiata e sul passaggio a livello?
“No, non parlerei di marcia indietro. Siamo disponibili alla revisione di parti del progetto, viste le numerose istanze avanzate dai cittadini. Ma non possiamo trascurare o dimenticare gli aspetti di pericolosità e la difficile vivibilità di questo quartiere, interessato da un passaggio di traffico, veicolare e ferroviario, che finisce con il mescolarsi con un’alta frequentazione di pedoni e ciclisti. Questa non può e non potrà mai essere una via di attraversamento, è una strada di quartiere. Sì quindi a discutere sulle scelte progettuali, ma deve restare prioritario il bisogno di sicurezza della popolazione, che del resto era stato espresso in più di una riunione e in numerosi interventi precedenti”.

Qualcosa insomma dovrà cambiare.
“Sassuolo stessa è cambiata. E’ vero, la strada è lì da cinquant’anni, il treno passa nello stesso punto da sessant’anni. Ma rispetto a quell’epoca le auto sono almeno cinque volte di più e anche gli abitanti sono aumentati. Le esigenze stesse delle persone, le sensibilità rispetto alla vita nei quartieri e alla salvaguardia ambientale, sono maggiori oggi e vanno assecondate. E anche le conoscenze scientifiche sugli effetti per la salute delle emissioni dovute al traffico veicolare oggi sono maggiori e inducono alla massima cautela. Il progetto potrà quindi cambiare, il passaggio a livello potrà essere revisionato rispetto al piano originale, ma la necessità di disincentivare l’attraversamento di un quartiere che contiene tante abitazioni e una scuola, rimane. Se non ci sarà chiusura, ci dovranno essere altre forme di riduzione del traffico di attraversamento. La sicurezza di pedoni, ciclisti e bambini resta la prima delle esigenze”.