La maggioranza di governo ha finalmente accettato di depennare dall’ordine dei lavori del Senato il provvedimento che riconosce ai repubblichini di Salò lo status di militari belligeranti.


Esprimo grandissima soddisfazione per la cancellazione di un disegno di legge che avrebbe, di fatto, equiparato i reduci fascisti a quanti combatterono per la libertà, mettendo sullo stesso piano vittime e carnefici.
E’ una vittoria di quanti, in questi giorni – associazioni partigiane e combattentistiche, parlamentari e amministratori locali – hanno fermamente protestato contro l’iniziativa sponsorizzata da An e da altri esponenti del centrodestra.


Tra le tante colpe di questo governo ce n’é una particolarmente odiosa: il tentativo – spacciato per pacificazione nazionale – di cancellare la Resistenza e i suoi valori dalla memoria collettiva della Repubblica democratica. Un tentativo che ha avuto come logico corollario l’attacco alla Costituzione nata dalla lotta partigiana.
Il legittimo desiderio di pacificazione non ci ha mai impedito, a differenza della destra, di individuare con chiarezza l’origine della violenza, i responsabili dei massacri, in una parola chi stava dalla parte del torto e chi dalla parte della ragione. Mantenere questo fondamentale discrimine è ciò che dà significato al sacrificio di un popolo e conserva la memoria dei fatti contro ogni tentativo di riscrivere la storia”.



Ferruccio Giovanelli

Segretario DS Sassuolo