Ci sarà anche una folta rappresentanza della Cgil di Modena alla manifestazione di sabato prossimo, 14 gennaio, a Milano promossa dal coordinamento femminile ‘Usciamo dal Silenzio’, per la difesa della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e a sostegno del diritto all’autodeterminazione delle donne.


La Cgil organizza pulman in partenza sabato mattina 14 gennaio alle ore 10.30 da piazzale 1° Maggio (stazione autocorriere) per partecipare alla
manifestazione a Milano con corteo in partenza alle ore 14 dalla stazione centrale (piazza Duca d’Aosta) sino a piazza del Duomo.
Per prenotazioni è possibile telefonare presso la sede della Cgil in piazza Cittadella 36 (059/326.243). È prevista la raccolta di un’offerta
volontaria come contributo alle spese di viaggio.

“La legge 194 per la tutela sociale della maternità e l’interruzione volontaria di gravidanza, è una buona legge e le stesse donne ne hanno fatto un uso sapiente visto che dall’entrata in vigore ad oggi le interruzioni di gravidanza sono diminuite di oltre il 40%” afferma Daniela Bortolotti responsabile welfare della Segreteria Cgil di Modena.
Nell’applicazione della legge è stato fondamentale il ruolo dei consultori familiari, sui quali bisogna continuare ad investire per estendere e
potenziare la rete su tutto il territorio nazionale.

A dimostrazione dell’importante servizio svolto dai consultori familiari è utile riprendere alcuni dati della lettera recentemente inviata al Presidente della Camera e al presidente della Regione Emilia-Romagna, da parte degli operatori dei Consultori della regione, tra cui spiccano come promotori quelli di Modena, Vignola, Sassuolo, Castelfranco Emilia, Carpi.
Più di 200.000 donne accedono ogni anno ai consultori dell’Emilia-Romagna per visite e consulenze. Altrettante eseguono un pap test di screening, 33.000 accedono ai servizi per richieste di contraccezione e 20.000 per problematiche di menopausa. Circa il 40% delle gestanti in regione sono assistite in consultorio durante la gravidanza. Su 100 donne che si rivolgono ai consultori emiliano-romagnoli, solo 2 lo fanno per problemi
legati all’interruzione di gravidanza.

“Per questo – aggiunge Bortolotti – sono inaccettabili e offensivi per le donne e per gli operatori del settori, atti come la commissione d’indagine sui consultori e l’ingresso dei volontari del Movimento per la vita”. La Cgil respinge inoltre con forza i ripetuti attacchi alla legge 194, le
pressioni e l’intrusione del governo, e qualsiasi ingerenza esterna nelle scelte che riguardano la sfera privata della sessualità, la procreazione
libera e consapevole, la tutela della salute della donna.

La Cgil ribadisce con forza l’azione a sostegno delle donne e dei loro diritti per non disperdere un patrimonio fondamentale di conquiste civili e
sociali. “Per questo saremo in piazza a Milano sabato prossimo – continua ancora la sindacalista – per chiedere la piena attuazione della 194 su
tutto il territorio nazionale con adeguato potenziamento del personale dei consultori familiari, per chiedere un forte impegno finanziario al Governo per sviluppare la rete dei consultori su tutto il territorio nazionale, per sollecitare l’utilizzo di tecniche più rispettose dell’integrità psicofisica della donna e meno rischiose per l’interruzione di gravidanza come la pillola abortiva RU 486”.