Gli attesissimi saldi invernali sono ormai ai blocchi di partenza: ad aprire il calendario degli sconti nelle principali città capoluogo è Napoli il 2 gennaio, seguono Genova, Torino, Firenze e Bologna il 7, poi Milano il 9, infine Roma e Palermo il 14. Ma, come sanno gli habituee dell’immancabile appuntamento del post-capodanno, i saldi cominciano sempre ‘prima’ del via ufficiale.

Non è un segreto che le griffe e i negozi più gettonati invitino i clienti affezionati a un giro esplorativo tra la merce a prezzo saldato qualche giorno prima della data prefissata dal calendario regione per regione. E, quest’anno, è deflagrata la polemica tra consumatori e organizzazioni degli esercenti.

Ad accendere la miccia, le lunghe file davanti alle più note griffe nelle principali città, segno inequivocabile che la corsa allo sconto è già cominciata, senza attendere il giro di boa delle feste. Protestano i commercianti ‘corretti’: il timore in un periodo di crisi e stagnazione dei consumi come quello attuale è che, al via ufficiale, le tasche dei consumatori, già provate dalle festività e dai pre-saldi, arrivino irrimediabilmente vuote. Ma, a schierarsi a fianco dei negozianti che bruciano i tempi, è Lista Consumatori, associazione degli utenti che contro la crisi dei consumi, chiede da subito ‘saldi liberi in tutte le città’.