Ad un anno dalla catastrofe che il 26 dicembre 2004 ha colpito il Sud Est asiatico è tempo di bilanci per le numerose iniziative di solidarietà attivatesi all’indomani della tragedia. A ripercorrere le tappe dell’intervento reggiano, frutto del lavoro del Coordinamento provinciale per gli aiuti al sudest asiatico, sono l’assessore provinciale alla Solidarietà Marcello Stecco e la dirigente dell’Ufficio politiche comunitarie della Provincia Loriana Paterlini.

“Circa 260 mila euro raccolti e tre preschool (le nostre scuole dell’infanzia) in fase di costruzione. Ma la Reggio solidale non si ferma. E ora le nostre forze si stanno concentrando anche sul terremoto in Pakistan”.

26 dicembre 2004: l’emergenza. Consistenti somme economiche arrivano nel sudest asiatico all’indomani della catastrofe, senza ancora però un coordinamento che permetta di ottimizzare le risorse. Questo il quadro della situazione riferito dai molti volontari, anche reggiani, che nei giorni successivi allo Tsunami avevano raggiunto lo Sri Lanka. Reggio deve quindi valutare come muoversi, anche per il panorama ricco di associazioni di volontariato, che se da un lato poteva garantire una grande mobilitazione, rischiava allo stesso tempo di provocare una dispersione delle risorse.

3 gennaio 2005: si riunisce la Consulta per l’immigrazione. Il 3 gennaio 2005, la presidente della Provincia Sonia Masini ha convocato una seduta straordinaria della Consulta provinciale per l’immigrazione, l’organismo rappresentativo degli enti e associazioni che operano sul fronte dell’immigrazione. E’ il punto di partenza migliore dal quale partire e, infatti, da qui si arriva subito al passo successivo. Si costituisce il Tavolo provinciale di coordinamento degli aiuti al sudest asiatico, rappresentativo di Comuni, enti e associazioni di volontariato. Accanto ad esso opera il cosiddetto Tavolo del lavoro, formato per l’occasione da Cgil, Cisl, Uil e dalle Associazioni imprenditoriali. Ai lavori partecipa anche la provincia gemellata di Enzkreis. Obiettivo: la ricostruzione dopo l’emergenza, l’idea è di ripartire dall’infanzia, ricostruendo le preschool, strutture simili ai nostri asili. Comincia la raccolta fondi, che in un anno arriverà far segnare nella provincia reggiana quota 260 mila euro circa.

3 ottobre 2005: Reggio, Rimini e Parma uniscono le loro forze. Il progetto reggiano, caratterizzato da forte spirito collaborativo e concretezza, piace ai vicini parmensi e riminesi. Il 3 ottobre scorso a Palazzo Allende le Province di Reggio, Rimini e Parma siglano una convenzione, firmata anche da Gvc, l’organizzazione non governativa individuata per la realizzazione del progetto.

Da dove arrivano e dove andranno i 260 mila euro raccolti. Il progetto, che nella sua prima fase prevede la costruzione di tre “preschool” nel distretto di Trincomalee, costa 250 mila euro. Questi sono ripartiti egualmente fra le tre Province di Reggio, Rimini e Parma. Ogni Provincia infatti si occupa di seguire da vicino la costruzione dei una preschool: Reggio per il villaggio di Poonogal, Parma per Mavadichchenaiv, Rimini per Nallur.
Nella sola provincia di Reggio sono stati raccolti circa 260 mila euro: 140 mila euro da Provincia, Comuni e associazioni; 120 mila euro da Tavolo del lavoro (sindacati e imprese). Di questi dunque per la preschool ne sono stati impiegati 80 mila, per metà a carico del coordinamento provinciale e per metà a carico del Tavolo del lavoro, che si è impegnato a finanziare sempre al 50 per cento i successivi interventi di aiuto. Quello che resta dunque dei 260 mila euro complessivi verrà utilizzato per le ulteriori fasi del progetto di aiuto. Intanto, i frutti degli aiuti reggiani si potranno già vedere nel prossimo mese di agosto, periodo per cui è prevista l’ultimazione del lavoro di ricostruzione delle preschool.

Trasparenza sui soldi: il ruolo della presidenza del Consiglio Provinciale. Date le ingenti somme raccolte sul fronte degli aiuti al sudest asiatico, la commissione consiliare della Provincia che si occupa di solidarietà ha individuato una forma di controllo ‘bipartisan’ sulle risorse finanziare. L’organo individuato è quello dell’Ufficio di presidenza del Consiglio Provinciale, costituito dal presidente Lanfranco Fradici e dal vicepresidente Massimiliano Camurani.

L’attenzione ai bisogni della popolazione colpita. Durante tutto il cammino percorso, importante è stato il ruolo della comunità cingalese residente in provincia di Reggio: “Non era pensabile esportare i nostri modelli di vita per la ricostruzione del Paese – ha sottolineato Loriana Paterlini – è stato importante ascoltare le esigenze reali e i bisogni della popolazione locale”.

E proprio ieri sera l’assessore Marcello Stecco ha partecipato alla messa, organizzata dalla comunità cingalese di Reggio nella Chiesa di San Zennone in ricordo delle vittime dello Tsunami. Durante l’incontro l’assessore ha ripercorso le tappe del lavoro realizzato, testimoniando la vicinanza della comunità reggiana.
E sempre nei giorni scorsi i rappresentati di Tro (la Ong dello Sri Lanka che sul posto collabora con Gvc) hanno consegnato una targa di ringraziamento alla Provincia di Reggio.

Reggio solidale: ora è il momento di pensare al Pakistan. Mentre continuano i lavori per gli aiuti al sudest asiatico, la Provincia in stretta collaborazione con la Comunità Montana e con i Comuni reggiani si è già attivata per aiutare i terremotati del Pakistan.