‘Sta finendo un altro anno di crescita zero, di perdita di competitivitaà di difficile controllo dei conti pubblici, di scandali finanziari’. Lo scrive il Presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, in un articolo sul ‘Sole 24 Ore’ di oggi.

‘So bene – spiega il leaer degli industriali – che questa fotografia non fa giustizia di un Paese di 57 milioni di cittadini che, pur nelle difficoltà, si ingegnano a trovare la loro via di uscita e le loro soddisfazioni. So, ancor di più, che il mondo delle imprese non è fermo, come testimoniano alcuni indicatori congiunturali, ultimo il miglior clima di fiducia.
L’impresa italiana investe, è protagonista di un profondo processo di trasformazione e di una dura selezione che appartiene alle logiche del mercato che abbiamo scelto di accettare. La crescita zero è la risultante aritmetica di due grandi fenomeni: da un lato quelle imprese – non tutte ma sono la maggioranza – che, con sforzi straordinari, riescono a progredire, a innovare, a consolidare o ad espandere le loro quote di mercato; dall’altro la mancanza di coraggio di un sistema di corporazioni che resiste ai cambiamenti, alle flessibilità, alla competizione, alle liberalizzazioni di cui abbiamo bisogno. E’ il risultato dello scontro tra le forze della crescita e quelle del declino’.

‘Noi non abbiamo paura del futuro: sappiamo – prosegue Montezemolo – che vedrà ancora l’industria italiana leader in molti settori di punta. Nella meccanica, per fare un solo primo esempio, dove stiamo ottenendo lusinghieri risultati nelle macchine utensili, nella componentistica, nelle fabbricazioni a misura, dove più forte è il contenuto di ingegneria, di servizio e di tecnologia, e dove quindi è più arduo imitarci. E ancora: nella moda di alta gamma, nell’arredamento ed in genere in tutto quello che è stile di vita. Ma siamo presenti con aziende forti nel loro segmento di mercato, anche in comparti della chimica, della cosmetica, dell’alimentare, nei servizi e potrei continuare’.