Riguardano anche impianti di trattamento rifiuti di Marche, Emilia Romagna e Umbria le indagini dei carabinieri del Noe delle Marche, dopo la scoperta nel porto di Ancona, durante un’ operazione congiunta con l’agenzia delle Dogane, di 60 tonnellate di scarti plastici di vario tipo che stavano per essere imbarcati su una nave diretta a Hong Kong.


Residui classificati come ”materie seconde di materie prime”, cioe’ materiale adatto ad essere riutilizzato dall’ azienda cinese che lo aveva acquistato. Il sospetto dei militari del nucleo ecologico, pero’, e’ che la merce non sia stata trattata e lavorata adeguatamente da impianti specializzati, prima di essere ceduta ad una ditta di Gubbio, che l’ha poi venduta all’ azienda cinese.

I rifiuti erano raccolti in tre container, che sono stati sequestrati: sul materiale saranno effettuata analisi dall’ Arpam, l’agenzia ambientale regionale per accertare la presenza di sostanze tossiche. I risultati si conosceranno nel corso della settimana. I carabinieri del Noe e l’ Agenzia delle Dogane collaborano fra loro in virtu’ di un protocollo nazionale.