I produttori italiani di piastrelle di ceramica esprimono soddisfazione per il fatto che la Commissione Europea ha varato la proposta di regolamento sull’etichettatura di origine obbligatoria, una misura richiesta a gran voce anche dall’industria italiana delle piastrelle di ceramica. ”

Una norma – sottolinea in una nota Assopiastrelle – che presenta caratteristiche di equit, alla luce del fatto che diversi paesi, Giappone e Stati Uniti tra gli altri, ne richiedono già ora l’applicazione; importanza, per i crescenti flussi di commercio internazionale connessi a questo prodotto, ma soprattutto giusta, perchè in grado finalmente di consentire al consumatore di scegliere a ragion veduta”. Grande soddisfazione, dunque, “che si unisce – dicono ancora i produttori italiani – al mantenimento di una alta attenzione anche nel prossimo Consiglio dei Ministri europei di gennaio, dove verranno decise le norme applicative della stessa e la sua entrata in vigore.

L’importanza di questa decisione deriva dal fatto che, sul solo mercato italiano, vengono annualmente importati poco meno di 9 milioni di metri quadrati di piastrelle provenienti da paesi extra Ue, una cifra che a livello di mercato comune sfiora i 100 milioni di metri quadrati, pari all’8,53% del consumo complessivo. Valori che presentano inoltre una dinamica in accelerazione. “Quanto l’Unione Europea sta decidendo a Bruxelles rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla concorrenza sleale – afferma Alfonso Panzani, presidente di Assopiastrelle.

Desidero in questa occasione ringraziare il vice Ministro Adolfo Urso per l’impegno profuso nel raggiungere un risultato cos importante, così come il collega e past president Sergio Sassi per l’importante contributo fornito anche all’interno del Comitato Tecnico di Confindustria per la tutela dei marchi e la lotta alla contraffazione”.