La seduta ieri del Consiglio Comunale, è stata interamente dedicata al dibattito sul Bilancio di previsione 2006, al quale erano dedicati anche due emendamenti, uno proposto dal consigliere Luca Caselli di Alleanza Nazionale, l’altro dal consigliere Cardone di Forza Italia.

L’emendamento Caselli proponeva il taglio del 10 per cento dei compensi e gettoni di presenza per la giunta e i consiglieri comunali. Giudicato ammissibile dai tecnici e revisori, è stato invece bocciato dall’aula, con voto contrario del Sindaco, dei gruppi Ds, Comunisti Italiani, Apd, dei consiglieri Caserta del Gruppo misto, Bonvicini e Vandelli della Margherita. Favorevoli all’emendamento Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc e il consigliere Giovanardi del Gruppo Misto. Astenuti Scalabrini e Tincani della Margherita, Marchesini di Rifondazione Comunista.

L’emendamento Cardone invece proponeva una diversa definizione delle aliquote Ici e un alternativo sistema di reperimento delle risorse preventivate con le quote definite dalla giunta. L’emendamento è stato giudicato non ammissibile dai tecnici. Cardone ha presentato in consiglio una modifica a tale emendamento, ma la decisione finale è stata di non sottoporre a votazione la modifica, per la necessità di analizzarla più a fondo.

Lunga e articolata è stata la discussione complessiva (interventi e dichiarazioni di voto) sul Bilancio di previsione 2006. Sono stati toccati tanti temi, sia tecnici che di impostazione politica.
In sintesi Ugo Liberi di Forza Italia ha lamentato l’eccesso di indebitamento e la riduzione della flessibilità patrimoniale del Comune, invocando una maggiore diluizione degli investimenti, che con condizioni le programmazioni finanziarie future.
Giovanardi, Gruppo Misto, ha riconosciuto la necessità di fare interventi indispensabili per la città e la necessità di reperire risorse per compierli, ma ha richiamato contro l’eccesso di spesa e chiesto più attenzione al risparmio e al contenimento dei costi.
Cardone, Forza Italia, ha sottolineato l’aumento della pressione fiscale a carico della famiglia media e la necessità di maggiore attenzione ad agevolazioni per i casi di natura sociale.
Bonvicini, Margherita, ha considerato il bilancio preventivo 2006 “un passo avanti” nel rapporto fra la giunta e la città, perché elaborato dopo una serie di incontri in cui sono state ascoltate le istanze dei cittadini, recepite poi nel Documento di programmazione economica e sociale.
Dallari, del gruppo Apd ha riconosciuto al sindaco il coraggio “di non essersi nascosto dietro ai vincoli di bilancio” e di aver fatto una scelta coraggiosa e politica con l’aumento dell’Ici. Ha richiesto invece maggiore attenzione alla categoria del ceto medio e ritenuto eccessive le concessioni alle fasce di popolazione che si riconoscono nella sinistra.
Nicola Caserta, Gruppo Misto ha manifestato apprezzamento per la ridefinizione dell’Ici, che aumenta il numero di famiglie esenti, e anche le destinazioni individuate per molti stanziamenti, criticandone alcune (Villa Vistarino) e ritenendo eccessivo il ricorso al credito.
Massimo Benedetti, Forza Italia, ha dichiarato che vede in aumento sia i costi che le entrate, in seguito a maggiore tassazione. Ritiene penalizzata sempre la fascia media della popolazione, critica l’aumento di rigidità della spesa corrente e le linee generali della nuova Società patrimoniale.
Corrado Scalabrini della Margherita ha giudicato positivo “fare politica sociale sulle aliquote anzichè sui tagli, perché significa avere un progetto in mente e non creare lacerazioni fra le fasce di popolazione”. Ha chiesto maggiore attenzione al concetto di “sussidiarietà”.
Tincani, Margherita, avrebbe preferito “qualche scelta più coraggiosa nel nome della solidarietà, per esempio a famiglie proprietarie che si fanno carico di anziani o persone svantaggiate”.
Luca Caselli, Alleanza Nazionale, ha criticato tutte le scelte di bilancio, con riferimento a vari capitoli tra cui cultura, sport, urbanistica, lavori pubblici e manutenzioni, sottolineando come non contenga a suo parere “nulla di nuovo tranne il prelievo fiscale più alto che la nostra città ricordi”.
Ruggero Cavani, Ds ha approvato l’ampia condivisione e la contaminazione culturale che hanno contribuito alla definizione del bilancio. Ha ritenuto giuste le coraggiose anche se impopolari scelte sull’Ici e dato conto delle ampie risorse destinate a capitoli quali manutenzioni delle scuole, oltre ad approvare il nuovo e interessante approccio alle politiche per la casa”.

Il sindaco Pattuzzi ha replicato alle critiche insistendo sul fatto che “questo non è un bilancio per tirare a campare, fa invece scelte precise, aumenta la spesa e ricerca risorse perché vuole realizzare qualcosa. Ha assicurato che la situazione in termini di rigidità della spesa e livello di indebitamento è sotto controllo.
In conclusione di seduta sono stati sottoposti a votazione tutti i capitoli necessari per la definizione del bilancio di previsione, tutti votati dalla maggioranza, con alcuni distinguo (astensione sulle aliquote Ici da parte di Dallari, Giovanardi, Marchesini mentre non hanno partecipato a questo voto Scalabrini e Tincani della Margherita e gli interi gruppi di Forza Italia e Alleanza Nazionale).
Infine è stato posto in votazione il complessivo documento di bilancio di previsione.
Hanno votato a favore il sindaco, i Ds, la Margherita, Comunisti Italiani e il consigliere Caserta del Gruppo misto.
Contrari Udc, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Rifondazione Comunista.
Astenuti Apd (Dallari) e Gabriele Giovanardi del Gruppo misto.