A Modena sarà vietato vendere le pellicce fabbricate in Cina. Il Comune, inoltre, si farà portavoce presso il Ministero delle Attività Produttive per bloccarne anche le importazioni a livello nazionale, per protestare contro le sevizie inflitte agli animali utilizzati per la confezione delle pellicce. Sono queste le richieste del Consiglio comunale di Modena alle autorità statali, contenute in una mozione presentata da tutti i gruppi consiliari e approvata all’unanimità.

Nel documento si fa riferimento al servizio televisivo trasmesso da Rai Uno il 19 novembre scorso, nel corso del quale furono trasmesse le immagini delle atrocità compiute in Cina sugli animali utilizzati dalle pellicce, “barbaramente tramortiti od uccisi con bastoni o, in alternativa, sbattuti col capo sui pavimenti del luogo e mattanza, finendo così per scuoiare animali a volte solo tramortiti, il tutto probabilmente per risparmiare sia tempo che spesa”.

Nella mozione si chiede di appurare se ci siano state denunce di tali atrocità anche nel nostro Paese, “tenuto conto che sul territorio della nostra Provincia esistono allevamenti di animali per pellicce, in special modo nella zona della bassa pianura”, sottolineando anche l’esigenza di “predisporre attraverso la Polizia Municipale controlli sui metodi d’uccisione degli animali da pelliccia secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 1° settembre 1998, n° 333 – Attuazione della direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento, negli allevamenti presenti nel territorio comunale”.