Hanno confessato nove rapine compiute tra il 2004 e il febbraio scorso in diverse regioni d’Italia. Sono due catanesi – Marco Marino, 22 anni, e Claudio Russo di 41 – arrestati dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di San Lazzaro di Savena.

Dopo gli ultimi due colpi della serie, messi a segno nella cittadina alle porte del capoluogo emiliano, non hanno potuto negare l’evidenza degli elementi di prova raccolti in questi mesi dagli investigatori e hanno ammesso altre sette rapine in banca, per un bottino complessivo di diverse decine di
migliaia di euro.

I due – già sospettati delle rapine messe a segno tra il 20 dicembre e
il 21 febbraio a San Lazzaro, alla Bper e alla Banca Popolare di Lodi – furono arrestati in flagranza di reato dalla Polstrada di Orvieto poche ore
dopo l’ultimo colpo (fu recuperata anche circa metà del bottino) e trasferiti nel carcere bolognese della Dozza.

Da allora, dopo la convalida
del Gip, sono stati interrogati più volte e il quadro delle rapine ‘ammesse’ è aumentato, fino ad arrivare ora a quota nove: tre in provincia
di Cosenza, una nell’anconetano, una nel fiorentino e due in provincia di Torino. Solo i due colpi compiuti alle porte di Bologna avevano fruttato
oltre 35.000 euro.
I due erano stati identificati dopo la rapina del 20 dicembre 2004 alla Banca Popolare dell’Emilia-Romagna di San Lazzaro di Savena, anche sulla
base delle immagini registrate dal sistema a circuito chiuso. Marino, che aveva un solo precedente da minorenne per furto, era saltato sul bancone intimando ai cassieri di consegnare il denaro e tenendo una mano in tasca, dove sosteneva di avere un’arma. Russo, pluripregiudicato per furti e rapine e conosciuto anche con un’altra identità, dirigeva invece le
operazioni.

Due mesi dopo i due rapinatori presero di mira, armati di cutter, la Banca Popolare di Lodi: il nuovo raid terminò però poche ore dopo, con il loro arresto compiuto dalla polizia stradale a Orvieto durante il viaggio di ritorno verso il Meridione.