La confessione alla madre di una trentenne bolognese affetta da un grave disagio psichico, ha fatto scattare l’indagine dei carabinieri che ha portato al fermo di M.I., un romeno clandestino di 17 anni.

L’accusa è di violenza sessuale di gruppo: sarebbero stati in quattro, infatti, ad abusare della giovane donna che, in seguito allo stupro, era anche rimasta incinta. L’episodio, secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, risale ai primi di maggio ed è avvenuto sul Lungoreno, zona alla periferia del capoluogo emiliano.

Il giovane è stato subito posto in stato di fermo per violenza sessuale di gruppo dal Pm Elisa Buffa, della Procura per i Minori, e dopo la convalida del provvedimento è stato rinchiuso nell’Istituto Penale Minorile di via del Pratello. Le indagini dei carabinieri ora proseguono per individuare gli altri tre componenti il gruppo, anch’essi romeni ma probabilmente maggiorenni.