Un convegno sulle applicazioni Open Source nella Pubblica Amministrazione per lanciare la proposta di un Centro di competenza presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed una rete di laboratori per la verifica delle soluzioni e configurazioni di enti ed aziende. L’iniziativa verrà ufficializzata domani a Modena.

Il software libero è avviato ad occupare un ruolo di primo piano nella nostra vita quotidiana, ed è destinato a cambiare in maniera profonda la società dell’informazione. Molte applicazioni Open Source sono in fortissima espansione e tutto lascia supporre che tale crescita continuerà nel prossimo futuro, anche grazie ai loro vantaggi tecnici ed economici.

Ad oggi, il software libero è ampiamente diffuso in ambito accademico, fra gli appassionati di informatica e si sta rivelando un’alternativa molto apprezzata anche in ambito industriale, soprattutto grazie ai sistemi Linux, ai servizi Internet e alle crescenti necessità di sicurezza. Rispetto ad analoghi sistemi proprietari, le applicazioni Open Source sono del tutto svincolate da costi relativi alle licenze, ma ciò non significa che siano libere da ogni onere. Il loro uso richiede, infatti, una buona professionalità nel campo del software e dei sistemi informatici.

Alla diffusione del software Open Source, soprattutto ai potenziali campi di applicazione che si aprono nell’ambito della Pubblica Amministrazione, è dedicato un convegno che si svolge nella giornata di domani, lunedì 5 dicembre, a partire dalle ore 9,00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria (via Vignolese 905) a Modena, patrocinato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dal Comune di Modena e dalla Provincia di Modena, intitolato “Applicazioni Open Source: un’alternativa concreta per la Pubblica Amministrazione?”.