Precarietà e instabilità sono le cifre che contraddistinguono oggi il mercato del lavoro e che stanno mettendo in discussione la tenuta della coesione sociale e i valori sui quali è cresciuto il modello di sviluppo emiliano.

Stiamo assistendo al montante cedimento del tessuto sociale e al progressivo sgretolarsi della capacità delle persone di progettare il proprio futuro, fenomeni di fronte ai quali la Provincia di Reggio Emilia, Assessorato al Lavoro, non è rimasta a guardare, ma ha messo a punto una specifica strategia in 7 punti per aiutare i lavoratori atipici.

Formazione individuale (voucher)
A giorni uscirà il nuovo bando per l’accesso a corsi formativi individuali erogati tramite la legge n.53/00 e la n.236/93. Questo secondo canale di finanziamento è espressamente dedicato ai lavoratori atipici (con contratti a tempo determinato, part time, co.co.pro, ecc.) ed anche ai lavoratori in mobilità, cassintegrati, over 45enni, oppure a chi è in possesso della sola licenza elementare.

Consulenza online su Atipici
Per rispondere in maniera veloce ed efficiente alle richieste dei lavoratori atipici è attivo il sito Atipici e atipiche in rete, progetto realizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con alcune Province, tra cui quella di Reggio Emilia. L’obiettivo è di mettere a disposizione della “comunità degli atipici” informazioni utili alla conoscenza dei diritti che li riguardano, notizie, nuovi servizi e opportunità di crescita e qualificazione professionale, occasioni per conoscersi e fare rete.

Ce.Lavoro, il Centro per l’impiego a misura di atipico
Il Centro per l’impiego di Montecchio (Ce.Lavoro) è un importantissimo punto di riferimento sul territorio della Val d’Enza per tutti i lavoratori atipici. Infatti qui si è ormai consolidata l’integrazione tra i servizi che normalmente vengono erogati in tutti i Centri per l’impiego e i servizi INPS in materia di lavoro che consente di ricevere informazioni e consulenza sulle conseguenze assicurative e previdenziali delle diverse tipologie contrattuali flessibili; di consegnare le domande di disoccupazione e di mobilità (rendendo più veloce la liquidazione della relativa indennità), ai lavoratori atipici e domestici di iscriversi, variare o cancellare le loro posizioni relative alla gestione separata. Le imprese possono ottenere consulenze complete sulle assunzioni agevolate.

La legge regionale sul lavoro n. 17/2005 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro”
Per un lavoro stabile: gli incentivi, gli assegni formativi e la carriera esterna (dall’art. 8 al 13)
Con la nuova legge n.17/05 la Regione – demandando poi alle Province – intende sostenere condizioni lavorative più stabili per tutti attraverso diversi strumenti, tra cui la concessione dei voucher formativi; la costruzione di un bilancio di competenze: in pratica, si sostiene il lavoratore nella costruzione di una sorta di carriera non interna ad un’azienda, come accade ai lavoratori dipendenti, ma esterna, riconoscendo le competenze acquisite attraverso il lavoro, i percorsi di istruzione e formazione, e le competenze acquisite attraverso esperienze formative formali e non formali.

Per la conciliazione tra lavoro e impegni familiari: gli assegni di servizio (art.14)
Le lavoratrici subiscono pesanti forme di discriminazione all’interno del mercato del lavoro: maggiore precarietà, più bassi livelli salariali (mediamente del 20, 30% in meno rispetto ai maschi), difficili avanzamenti di carriera. Per impedire che questo fenomeno obblighi le donne (ma anche gli uomini) a lasciare il proprio lavoro, la legge propone la concessione di assegni di servizio volti a favorire l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro di persone a rischio di esclusione per carichi di cura e, inoltre, per facilitarne la progressione di carriera. In sostanza, si tratta di contributi che le lavoratrici, ma anche i lavoratori, potranno ottenere per poter acquistare quei servizi (quali quelli prestati da baby sitter e assistenti familiari per genitori anziani) che sarebbero altrimenti obbligati a svolgere in prima persona, ovviamente, però, rinunciando al lavoro fuori casa.

Contributi l.r. 45/96, premiato chi stabilizza
Scade il 20 gennaio 2006 il bando per la concessione dei contributi previsti dalla L.R. n.45/96 per l’assunzione nel 2005 di persone in condizione di svantaggio (disagio sociale e familiare, ex tossicodipendenti, ex alcolisti, detenuti ed ex detenuti), persone disabili (art.8), o ultraquarantenni iscritti alle liste di mobilità, in cassa integrazione o disoccupati da almeno dodici mesi (art.9).
Come nei bandi precedenti, proprio per mettere un freno al lavoro precario, verranno premiate le aziende che assumono a tempo indeterminato. Quest’anno è stata inoltre introdotta una priorità per l’assunzione di donne da parte di aziende site nel territorio della Comunità Montana;
Nel caso di notevole insufficienza di risorse rispetto al totale dei contributi richiesti, per ampliare il numero delle aziende ammesse al finanziamento, tutti i contributi saranno ridotti (come già accaduto per i 720.000 euro di contributi erogati nel 2004).

Sgravi contributivi
Anche gli sgarvi contributivi erogati dalla Provincia alle aziende che assumono disabili, riconoscono maggiori finanziamenti ad aziende che assumono tali fasce deboli con contratti di lavoro stabili.