Come si può trasformare oggetti dall’uso quotidiano in opere d’arte originali: beni relazionali da acquistare, conservare, collezionare?
La Bottega d’Oltremare di Sassuolo, sede del mercato equo e solidale e luogo di socialità, volontariato e scambio, ci prova da quattro anni proponendo l’incontro tra la creatività di un artista locale con l’artigianato “made in dignity” proposto dalle organizzazioni del sud del mondo.


Dopo le performance di Franco Huller, Giancarlo Valentini e Alberto Gasparini, quest’anno a donare tempo, disponibilità e inventiva sono stati i sassolesi Emilio Rentocchini ed Alberto Bellini capaci di ricostruire un percorso di parole ed immagini volto a raccontare a fotogrammi il poema del nostro negativo luminoso quotidiano.
L’appuntamento è per questa sera alle 21.30 presso la Bottega d’Oltremare in via Fenuzzi 8 Sassuolo.

Considerato tra i più importanti poeti dialettali contemporanei il primo, fotografo amatoriale e apprezzato compositore di haiku il secondo, i due hanno realizzato una sessantina di album fotografici: pezzi unici che raccolgono in modo originale tra le tinte del paesaggio emiliano e il lirismo del nostro dialetto le idee simpatetiche, cognitive, ironiche e struggenti alla base del lavoro di Rentocchini.

L’appuntamento di oggi, una serata di presentazione e lettura delle opere rielaborate in questi mesi a sostegno delle botteghe del mondo e dei progetti della cooperativa Oltremare con il patrocinio del Comune di Sassuolo ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, si inserisce nel solco di chi da differenti punti di vista artistici, ha coniugato i concetti di “equo” ed “arte” proponendo espressioni figurative su biglietti in carta solidale.

“Con la cognizione – riprendendo le parole di Rentocchini – che scrivere significa ‘scrivere per capire’, cioè, per esistere consapevolmente in sintonia col mondo, non ignorando, però, che il mondo sfugge ad ogni abbraccio, se non a quello siderale e muto delle stelle”.

Coop Oltremare