L’Emilia Romagna e’ la terza regione italiana per numero di nuove imprese ad alta tecnologia, dietro a Lombardia e Piemonte, ma quelle emiliano-romagnole sono, in media, aziende piu’ longeve e hanno un numero di addetti e un fatturato superiori. Sono 175, in regione, le gazzelle dell’high-tech, le giovani aziende ad alta tecnologia che corrono lungo i nuovi sentieri della competitivita’ globale della conoscenza. Hanno una particolare vocazione per la strumentazione elettronica, ottica e biomedicale, le biotecnologie, la farmaceutica, la chimica e i nuovi materiali, l’informatica e i componenti elettronici.

L’anno boom per le nascite e’ stato il 2000, ma e’ il 2003 l’anno in cui si e’ registrato il piu’ alto tasso di creazione di spin-off della ricerca, concentrati prevalentemente nelle province di Bologna e Ferrara. Questi alcuni dei dati che emergono da due studi, uno del Politecnico di Milano, l’altro dell’Universita’ di Bologna, e resi noti da Aster, il consorzio regionale per l’Alta Tecnologia in Emilia Romagna. Di nuove imprese ad alta tecnologia si parlera’ in un convegno organizzato da Aster, il 24 e il 25 novembre, presso l’Area della ricerca di Bologna, in via Gobetti, 101.