Dalla sua cella nello storico carcere della Santè, in Francia, Ilic Ramirez Sanchez, detto Carlos ‘lo sciacallo’, nega qualsiasi complicità o connivenza nella strage di Bologna. Ricevute le domande del Corriere della sera, Carlos ha dettato in italiano quattro fitte pagine di risposte scritte.

‘La strage di Bologna?
Siamo sempre stati convinti che sia stata organizzata dai servizi americani e israeliani, i veri padroni del terrore nero in Italia’.
‘Poco tempo dopo la strage – continua Carlos – ho ricevuto dalla Germania Ovest un rapporto scritto, che è molto importante e dovrebbe essere ancora negli archivi della nostra Organizzazione dei rivoluzionari internazionalisti (Ori).
Il rapporto dice che un compagno tedesco era uscito dalla stazione pochi istanti prima dell’esplosione. Ho ricordato il suo nome leggendo il Corriere: Thomas Kram. Era un insegnante comunista di Bochum, rifugiato a Perugia. Il giorno prima della strage era a Roma, pedinato da agenti segreti che lo seguirono anche sul treno per Bologna. Kram aveva solo un sacchetto di plastica con oggetti personali, ma se fosse morto nell’attentato, sarebbe stato facile attribuirgli ogni colpa’.