Questa mattina, 10 delegati RdB/CUB di ATC si sono presentati ad una delicata trattativa specificando che gli stessi, non potendo più usufruire di permessi sindacali a causa di un trattamento discriminatorio da parte della direzione aziendale, non erano messi nelle condizioni di svolgere compiutamente il loro ruolo.


La direzione ATC, prescindendo dal reale grado di rappresentatività, ha assegnato a RdB un numero di ore di permessi sindacali che è la metà di quello assegnato ad altre organizzazioni rendendo così impossibile la partecipazione alle trattative.
Ben sette richieste ufficiali di soluzione del problema sono state avanzate alla presidenza ATC, la quale in un primo momento, solo verbalmente, aveva dato disponibilità ad una soluzione positiva ed ora invece ha ritrattato chiudendo la porta in faccia a RdB.
Le motivazioni del comportamento arrogante tenuto dal presidente Sutti sono da ricercare in una volontà di esclusione dalla contrattazione di una organizzazione sindacale non consociativa, proprio nel momento in cui si appresta ad organizzare lo sciopero del 5 dicembre contro la privatizzazione e la trasformazione in agenzia finanziaria di ATC.



I delegati RdB hanno quindi deciso di rompere il tavolo di trattativa e di occupare i locali della direzione ATC.
Chiedere parità di trattamento e pari dignità fra organizzazioni sindacali sembra essere una cosa fuori dalla norma in ATC, per questo l’occupazione sarà mantenuta fino ad uno sbocco positivo della vertenza.

Ossia fino a quando le RdB, al pari delle altre organizzazioni sindacali, non saranno messe in grado di svolgere il ruolo di rappresentanza dei lavoratori anche se questo va contro il progetto di trasformazione aziendale esplicitato nei giorni scorsi dal presidente ATC.



Siamo convinti che lo sciopero del 5 dicembre in difesa di ATC quale patrimonio dell’intera città, sarà molto partecipato, nonostante i tentativi di ostacolarne la riuscita da parte della dirigenza ATC e di qualche sindacato amico.