Il dibattito svoltosi in Consiglio comunale ha messo in particolare evidenza uno degli aspetti contenuti nel Documento di programmazione: quello relativo alla politica fiscale.

“Come già dichiarato dal Sindaco – precisa la Giunta in una nota – la manovra fiscale che ci apprestiamo a definire nel Bilancio 2006 vuole rispondere alle richieste ed ai bisogni espressi dalla città.
I cittadini ci chiedono infatti di intervenire con politiche redistributive a tutela, in primo luogo, della famiglia. In un periodo di transizione economica, di preoccupazione sul futuro dei redditi e, più in generale, della struttura economica e sociale del territorio, la famiglia rappresenta per certi aspetti l’elemento più a rischio nel tessuto cittadino.
E tutelare la famiglia significa fare scelte di tipo fiscale che si basino su criteri di equità. Le linee di intervento saranno quelle delle agevolazioni e delle politiche di sostegno – sostegno alla casa, sostegno al reddito, sostegno al sistema tariffario – da attuare anche attraverso l’adozione di un “pacchetto famiglia” che comprende forme di riduzione delle rette nei confronti di quelle famiglie che usufruiscono di più servizi.”

Sul fronte dei costi tariffari, nel corso del biennio 2006-2007 il Documento presentato in consiglio prevede il potenziamento degli strumenti messi in campo nel corso del 2005: “lo faremo ridistribuendo il prelievo ICI – continua la Giunta – ampliando le fasce e i fondi ISEE per sostenere un numero sempre superiore di famiglie, applicando l’ISEE sulle tariffe rifiuti e acqua , predisponendo un ufficio dedicato alla gestione di tutte le agevolazioni ISEE, incrementando i fondi messi a disposizione dei servizi sociali per i contributi sull’affitto, allargando le fasce contributive sui tributi locali e agendo sulle detrazioni prima casa per gli immobili a bassa rendita, riducendo dall’1,5 all’1per mille l’ICI sugli immobili affittati a canone concordato, tra i più bassi a livello nazionale.

Sul fronte del sostegno all’economia, nel documento sono confermate ed ampliate le risorse messe a disposizione, raddoppiando i finanziamenti ai consorzi fidi e destinando risorse al fondo per l’innovazione provinciale “per mettere a disposizione – si legge nel documento – strumenti per l’innovazione di prodotto e di processo che le nostre piccole imprese farebbero fatica a reperire in altro modo.”