Un ristoratore napoletano incensurato di 44 anni, V.C., è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di San Lazzaro a Villa di Cassano, frazione di Monterenzio, comune dell’appennino bolognese.

Le accuse a carico dell’uomo, finito in carcere il 3 novembre scorso su esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare concessa dal gip su richiesta del pubblico ministero Lorenzo Gestri, sarebbero violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, lesioni personali e minacce, detenzione illegale di munizioni.

Secondo quanto hanno accertato i carabinieri, attraverso l’ausilio di due fratelli romeni, l’uomo reclutava ragazze romene e le faceva venire in Italia per farle lavorare nel ristorante del comune bolognese che gestiva da circa tre anni.
Contrattava con loro 600 euro al mese di stipendio ma in realtà dava solo vitto e alloggio e le teneva segregate, minacciandole, nel suo locale.
Inoltre, con la violenza e con la minaccia di una beretta 9×21 detenuta regolarmente, le costringeva ad avere rapporti sessuali con lui.