Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità una delibera presentata dall’assessore all’urbanistica Daniele Sitta con la quale, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, si dà il nulla osta alla presentazione della denuncia di inizio attività di ristrutturazione dell’Istituto San Filippo Neri da parte di Arestud.

Grazie alla delibera, entro l’8 dicembre potranno partire i lavori per la realizzazione del primo stralcio dei lavori di recupero, che permetteranno di realizzare i primi 78 posti letto della nuova residenza universitaria, servizi a corredo come sale di lettura e di incontro e una piccola palestra.

“La necessità della deroga al piano di recupero – ha spiegato Sitta – deriva dai tempi molto stretti che devono essere rispettati per la realizzazione del primo stralcio. L’8 dicembre, infatti, c’è la scadenza regionale per l’avvio dei lavori. Il Consiglio di Amministrazione di Arestud ha già approvato il progetto esecutivo dei lavori e ha stipulato il compromesso per l’acquisizione dell’immobile in diritto di superficie per 66 anni. Grazie alla delibera e agli atti già deliberati da Arestud, i tempi potranno essere rispettati, senza correre il rischio che il finanziamento regionale di 1 milione e 610mila euro – vincolato all’effettivo avvio dei lavori entro l’8 dicembre – possa essere annullato”.

I lavori sono finanziati anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio per l’importo di 1 milione di euro. Mauro Manfredini (Lega Nord) ha dichiarato che “il metodo di arrivare sempre di corsa perché i soldi stanno per finire non mi piace. Voto a favore perché è importante supportare gli studenti disagiati, ma ci metto un punto interrogativo sul metodo con cui ci si arriva”.

Michele Barcaiuolo, motivando il voto favorevole, ha dichiarato che “la delibera porterà una ricchezza alla nostra città, agli studenti e al centro storico. Mi auguro che la Giunta in futuro faccia il possibile per ulteriori possibilità di residenze, ad esempio nella Manifattura Tabacchi o Sant’Agostino, aiutando Università ed Arestud ad abbandonare l’uso attuale della residenza di via delle Costellazioni, non funzionale a studenti e alla città di Modena”.