“L’Amministrazione comunale è assolutamente determinata ad intervenire prima possibile sull’edificio che ospita il Liceo Socio-Pedagogico Carlo Sigonio – anche reperendo le risorse aggiuntive necessarie – garantendo nel frattempo alla scuola, come è avvenuto fino ad ora, le strutture indispensabili al suo funzionamento ed essendo ben consapevole che l’intervento di ristrutturazione avrà tempi comunque lunghi e necessiterà di risorse ingenti”.

“A tal fine sono in corso tra Comune e Provincia approfondite valutazioni del problema che andrà inquadrato in un esame più complessivo ed integrato dell’edilizia scolastica cittadina, nonché in uno sforzo comune di reperimento dei fondi necessari ad un intervento così complesso e significativo per la scuola e la città”.
Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè, rispondendo ad un’interrogazione di Andrea Galli (An) con la quale il consigliere chiedeva “come l’amministrazione comunale intende comportarsi nei confronti dell’Istituto, chieda alcuni anni, grazie alla propria proposta didattica, gode di una seconda giovinezza potendo contare su un gran numero di iscrizioni con un rilevante trend d’aumento”.

Nell’interrogazione, inoltre, Galli sottolineava i dati riferiti alla popolazione scolastica dell’Istituto, mettendo in rilievo che “nel quinquennio 2001/2006 gli studenti sono aumentati del 44,4%”, ed evidenziando che “al notevolissimo aumento degli studenti non corrisponde un altrettanto sollecito adeguamento delle strutture, che risultano non solo fatiscenti, ma purtroppo inadeguate”.
L’assessore ha ricordato la complessità del caso nasce anche dal quadro normativo della vicenda. Nel 1997, infatti, una legge ha sancito il trasferimento dai Comuni alle Province della competenza relativa alle scuole medie superiori: “Il Consiglio Comunale di Modena ha deliberato il trasferimento delle scuole – ha ricordato l’assessore – ma ha voluto mantenere l’impegno della ristrutturazione e messa a norma dell’intero edificio del Sigonio, in virtù della rilevanza che il complesso in cui è collocato il Liceo ha per l’intero centro storico di Modena e per lo straordinario impegno finanziario che la legge richiedeva alle Province”.

La Querzè ha anche ricordato che nel frattempo si è profondamente modificato il quadro di riferimento complessivo dei Comuni rispetto ai temi dell’edilizia scolastica e che, in particolare, “sono assolutamente inadeguati i finanziamenti trasferiti agli enti locali che debbono provvedere con fondi propri agli adeguamenti edilizi ed è mutata la consistenza della popolazione scolastica di ogni grado scolastico che, dopo una fase di riduzione conseguente alla contrazione delle nascite, è tornata sensibilmente ad aumentare”.
Rispetto a questo quadro, l’assessore ha ribadito che “sono quindi gli oneri che la legge attribuisce ai Comuni in tema di edilizia scolastica a dettare le priorità degli interventi e – come già delineato dalle Linee di indirizzo per l’edilizia scolastica 2005/2009 – è la risposta ad una fonte normativa primaria ad aver determinato l’ulteriore rinvio della ristrutturazione dell’edificio del Liceo “Carlo Sigonio” che risulta programmata per il 2007 in base a quanto definito nel Piano delle Opere Pubbliche del Comune di Modena per il triennio 2005/2007″.
“Rispetto allo stato della scuole, inoltre, l’assessore ha comunque ricordato che l’Amministrazione Comunale ha già provveduto alla messa a norma della parte dell’edificio sito in via Saragozza, ha fornito ulteriori locali nella stessa sede, ha messo a disposizione i locali necessari per le classi in aumento nella sede di via Rainusso e continuerà a metterli a disposizione”.