Correrà anche Clay Regazzoni, con una Ferrari Daytona. E’ una delle ‘chicche’ della 5/a Bologna- San Luca, il Gran Premio di velocità per auto
storiche, in programma sabato e domenica, su quella che fu la gara in salita più corta d’Italia, 2 km a mozzafiato dall’Arco del Meloncello su per i tornanti del Colle della Guardia fino al Santuario venerato dai bolognesi.

Lo ha annunciato il presidente di Scuderia Bologna Motorismo Storico, Francesco Amante, nel
presentare in municipio la gara.
Sono 70 gli iscritti alla competizione patrocinata da Comune e Provincia e dalla Regione Emilia-Romagna (30 ulteriori hanno dovuto essere escluse
per ragioni tecniche e organizzative) che è risorta l’anno scorso e che fu corsa per sole tre edizioni tra il 1956 e il ’58 in sostituzione della Bologna-Raticosa, che dovette essere sospesa, e comunque rilanciata nel 2001 dallo stesso Amante.

Ci saranno vetture di grande storia, il meglio della produzione italiana e europea dell’epoca, tra cui vanno citate la bolognese Osca MT4 di Dolcini con la quale Cabianca vinse la prima edizione della San Luca, la Ferrari SWB del 1958, la Lancia Stratos del ’73 che dominava i rally, la Porsche Carrera 6 del ’64 pilotata dallo stesso
Mascari che all’epoca correva con lo pseudonimo di Mascaleros, e poi la Jaguar E, come quella di Diabolik, molti modelli Abarth e tutti quelli
della britannica Lotus.

Tra i partecipanti, oltre a Regazzoni, l’ex pilota ufficiale Maserati Odoardo Govoni, classe 1931, vincitore della corsa nel ’58 e della Bologna-Raticosa ’62 e ’64, e Lanzo Cussini, del 1918, già pilota ufficiale Abarth negli anni ’50.