”Bologna ha sofferto piu’ di altre realta’ di un certo ripiegamento della coscienza collettiva, di una tendenza a rinchiudersi in casa che, via via, ha sempre piu’ preso piede tra i suoi cittadini”. Punta l’attenzione sull’allarme sicurezza nel centro storico di Bologna, dopo settimane di polemiche e dibattiti, anche il secondo congresso provinciale del Silp, il sindacato italiano lavoratori di polizia della Cgil.


”Qui c’e’ il punto cruciale – ha scritto nella sua relazione il segretario uscente, Oronzo Invidia – se il territorio non e’ occupato dai cittadini e dalle loro attivita’, viene immediatamente occupato da altri soggetti, spesso malintenzionati o semplicemente portatori di abitudini di vita non solo diverse, ma alternative”. Cosi’, ”il centro storico rischia di diventare solo un grande agglomerato di negozi e servizi. Bisogna invertire tale tendenza, determinare le condizioni che favoriscono la residenzialita’ cittadina e nel centro”. Invidia, nella relazione, traccia anche la rotta per allontanare l’allarme: ”La costituzione di una vera e propria centrale operativa unica potrebbe rappresentare un passaggio visibile e sensibile per una gestione coordinata delle varie forze disponibili”. E ancora, ”la formazione di pattuglie miste”, ”anche per garantire la messa in sicurezza di tutti i luoghi cosiddetti a rischio”.


Il Silp ha pure sottolineato l’importanza di ”affermare sul territorio una adeguata rete deputata all’ascolto, all’orientamento, all’assistenza dei cittadini in tema di sicurezza. In tale direzione riteniamo opportuno costituire nei diversi quartieri veri e propri sportelli sicurezza”. Il sindacato ha anche chiesto che siano promossi i ”contratti locali per il miglioramento della sicurezza dei cittadini.

Contratti che, a differenza dei protocolli (iniziativa bilaterale sindaco-prefetto), vedano invece la presenza di piu’ attori, dalle istituzioni principali fino alle associazioni del volontariato che operano sul territorio”.

Il congresso ha poi nominato all’unanimita’ nuovo segretario provinciale Pietro Filippini, 43 anni, in polizia dal 1982.
Arrivato a Bologna nel 1988, attualmente e’ in servizio presso il Gabinetto regionale di Polizia scientifica.