E’ possibile conciliare gli orari d’ufficio e quelli delle scuole, superare gli stop alle carriere femminili dovuti alla maternità, incentivare una miglior distribuzione tra uomini e donne del lavoro di cura familiare. E’ la sfida che affronta ‘Una questione privata‘ il progetto europeo Equal partito nel luglio di quest’anno, alla sua prima uscita pubblica con la riunione del comitato internazionale di pilotaggio a Modena oggi e domani.

Già dal 2003, comunque, la Provincia di Modena promuove, attraverso un servizio di consulenza, progetti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle aziende modenesi, finanziati dal ministero del Lavoro con la legge 53: sono nove i progetti presentati tra giugno 2004 e ottobre 2005, tre già avviati, gli altri in fase di approvazione.

“Le aziende coinvolte ora potranno diventare molte di più – afferma l’assessore alle Pari opportunità Morena Diazzi – con il progetto europeo ‘Una questione privata’ proseguendo il lavoro già avviato in questi anni grazie alla legge 53. Il ruolo della Provincia in questa fase è particolarmente importante e impegnativo: individuare tutti i soggetti che possono concorrere alla conciliazione degli orari, dai servizi alla scuola alle imprese, perché il tema del tempo e del suo uso è fondamentale per la qualità della vita”.

Il progetto, che si concluderà nel dicembre 2007, è finanziato con 950 mila euro, di cui 44 mila spettano a Modena, e coinvolge tre partner europei: il distretto di Madrid con Implanta, il distretto di Parigi con Parme e la svedese Gender School. Referente è il Centro di sviluppo della piccola e media impresa (Cesvip), e i partner italiani sono le Province di Modena, Parma e Piacenza, il Centro di iniziativa europea, il Centro documentazione donna, il Centro analisi delle Politiche pubbliche del dipartimento di Economia e Commercio, Cni-Ecipar e l’Unione dei Comuni modenesi Area Nord.

Compito di Modena sarà sviluppare un modello di piattaforma locale per sostenere le politiche e i servizi di conciliazione che metterà in rete, anche valorizzando il ruolo degli sportelli Informadonna già esistenti, tutte le informazioni e le esperienze di conciliazione realizzate, contribuirà al dialogo tra gli attori coinvolti, istituzioni, servizi e imprese e assumerà un ruolo di coprogettazione di progetti concreti di conciliazione nelle imprese.

Una questione privata‘ coinvolgerà anche gli studenti delle facoltà di Scienze della comunicazione delle Università di Piacenza e di Modena e Reggio ai quali è rivolto il bando per elaborare il piano di comunicazione del progetto.