Ha ammesso di aver avuto fondi da industrie farmaceutiche ma specificando di averli utilizzati solo a fini di ricerca: Massimo Campieri, professore associato di Fisiopatologia medica al Dipartimento di medicina interna e gastroenterologia del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, e’ stato sentito in un interrogatorio fiume, durato circa sei ore, condotto dal Pm Enrico Cieri, titolare dell’inchiesta della Procura di Bologna e del Gico della Guardia di Finanza sui rapporti fra medici e alcune industrie farmaceutiche che ipotizza, fra l’altro, l’associazione a delinquere, il falso e la corruzione.


L’interrogatorio e’ avvenuto nella Caserma della Finanza della Ponticella. Campieri, al cui posizione e’ piu’ defilata rispetto a quella di altri, e’ il primo indagato a essere sottoposto a l’interrogatorio. Indagati sono anche il primario Roberto Corinaldesi, uno dei medici piu’ apprezzati nel suo settore, e alcuni colleghi.
Oltre all’utilizzo dei finanziamenti, sotto la lente degli investigatori – ma in un altro filone dell’inchiesta che non coinvolge Campieri – sono finite le modalita’ di gestione di alcuni concorsi universitari che hanno dato vita a un altro filone dell’inchiesta.

”Il professore ha chiarito la sua posizione – ha detto il difensore, avv.Daniele Coliva – E’ vero che sono arrivati fondi, ma i fondi sono stati tutti impiegati per la ricerca e per il dipartimento. Non esiste denaro per spese personali, per quanto riguarda il professore, o peggio ancora messo direttamente in tasca. E non esistono compensi per prestazioni ai altro genere rispetto alla ricerca”.

”L’interrogatorio e’ durato a lungo perche’ abbiamo toccato molti argomenti – ha aggiunto – c’era una una lunga serie di riscontri documentali da commentare. Si e’ parlato di concorsi perche’ uno degli argomenti in discussione e’ un concorso. Ma e’ stato fatto solo qualche accenno a questo episodio”.
Stesso contenuto nella dichiarazione del Pm Cieri: ”Abbiamo contestato tutto e nella sostanza il prof.Campieri ha ammesso alcune delle erogazioni di denaro ma ha negato di avere preso qualcosa per motivi personali”.
Intanto sull’inchiesta ha detto la sua il Rettore dell’Univesrita’ di Bologna, Pier Ugo Calzolari: ”Desidero esprimere la convinzione che i professori della Facolta’ di Medicina recentemente sottoposti ad indagine da parte della magistratura sapranno difendersi efficacemente dalle accuse che la stampa ha riportato – ha detto – con un’insistenza crudele e sproporzionata. L’essere, questi professori, tra i piu’ capaci ricercatori nel nostro paese, nel loro specifico settore professionale, e tra i clinici di maggior richiamo da tutt’Italia verso il nostro Sant’Orsola-Malpighi, anziche’ invitare a qualche cautela, ha moltiplicato l’impegno nella distruzione dell’immagine di cittadini indagati e addirittura ancora non interrogati dal magistrato. Per queste ragioni, confidare che la magistratura possa concludere rapidamente e saggiamente il suo lavoro non e’ piu’ soltanto una dichiarazione rituale”.