La prima nazionale dello spettacolo ‘Livingston, oltre i limiti’, proposto dalla compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, inaugurerà domani alle 21 la stagione 2005-2006 del Teatro delle Celebrazioni di Bologna.

Presentato in una conferenza stampa dalla coreografa e fondatrice di Kataklò, Giulia Stacciali, ‘Livingston’ è il primo lavoro della compagnia ad avere una storia, dei personaggi.
Andrea Pozzoli, autore delle musiche e
della drammaturgia, alla sua prima collaborazione con il gruppo, si è ispirato al celebre racconto del gabbiano Jonathan di R. Bach, anche se poi se ne discosta. ‘Livingston, oltre i limiti’ – è stato
detto – è un pò il nostro andare oltre: oltre il nostro fisico, oltre il movimento”. Uno spettacolo dove il volo, il sospeso è sempre presente. I
12 danzatori infatti, tutti provenienti dal mondo della ginnastica agonistica (alcuni hanno partecipato alle Olimpiadi), operano su una
struttura metallica, una sorta di impalcatura, sulla quale si muovono sprigionando tutta la loro fisicità, su ritmi che spaziano dalla musica etnica (‘sono partito dalla cultura africana degli zulù’, ha detto
Pozzoli) agli archi della più tradizionale cultura sinfonica.

Lo spettacolo è dedicato a Patrick de Gayardon, sorta di Icaro moderno morto
nel ’98 in uno dei suoi esperimenti di volo umano, ”un uomo nato nel corpo sbagliato”.
Non è un caso dunque che il protagonista dello spettacolo sia un essere alato. Livingston è il quarto spettacolo dei Kataklò, una compagnia
di 22 elementi formatasi 10 anni fa dopo un’esperienza triennale della fondatrice con i Momix di Moses Pendleton. La compagnia, che dopo le recite bolognesi fino al 16 ottobre, porterà lo spettacolo in giro per le
principali città italiane da Milano a Palermo, in gennaio prenderà parte anche all’inaugurazione dei giochi olimpici invernali di Torino.