Il gruppo tessile leader nell’intimo ‘la Perla’, che a Bologna conta 1.310 dipendenti (in gran parte donne), ha presentato ai sindacati un piano di ristrutturazione che prevede una riduzione degli organici di 410 posti, e che dovrebbe portare l’ azienda a 900 dipendenti entro il 2007. Lo hanno reso noto i sindacati bolognesi di categoria Femca-Cisl, Uilta-Uil e Filtea-Cgil che nei giorni scorsi hanno incontrato la direzione aziendale.


Nel 2004 – hanno riferito i sindacati – il gruppo ha registrato un consistente calo di fatturato, passato da 184 milioni di euro del 2001 a 163 milioni, con una perdita che si attesta sui 9 milioni di euro. E per il 2005 le previsioni continuano a essere negative.


I sindacati hanno chiesto un piano industriale che intervenga in maniera decisa sul mercato e sul prodotto mettendo in campo una strategia complessiva di rilancio. Inoltre, hanno annunciato che ”respingeranno con forza ogni eventuale tentativo di mettere sulla strada 410 lavoratori” e hanno chiesto che si cerchino ”soluzioni condivise anche innovative, adeguate alla gravita’ dei problemi posti, per dare una prospettiva occupazionale per tutti i lavoratori”. Secondo i sindacati, ”questa situazione evidenzia inoltre un problema politico a cui la citta’ e le istituzioni (Comune, Provincia e Regione) non possono rimanere indifferenti. Si apre un problema sociale di rilevanza per la citta’, perche’ si colpisce l’occupazione femminile che rischia di essere espulsa per sempre dal mondo del lavoro. Riteniamo quindi necessario che la trattativa, che prosegue nei prossimi giorni – concludono Femca, Uilta e Filtea – sia seguita con la necessaria attenzione dalla citta’ e dalle sue istituzioni”.